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Cremona Andamento Mercato del Lavoro: settembre 2022| Dino Perboni (sg Cisl Asse del PO)

Sul territorio di Cremona, le proroghe sono diminuite passando 1413 nel 2021 ai 1231 nel 2022 con un calo del 12,9%

| Scritto da Redazione
Cremona Andamento Mercato del Lavoro: settembre 2022| Dino Perboni (sg Cisl Asse del PO)

Cremona Andamento Mercato del Lavoro: settembre 2022| Dino Perboni (sg Cisl Asse del PO) 

L’andamento del mercato del lavoro del mese di settembre 2022, sulla base dei dati del sistema Sistal di Regione Lombardia, presenta il seguente quadro: le proroghe sono aumentate passando 50877 nel 2021 ai 52721 nel 2022 con un aumento del 3,6%; le cessazioni sono passate dalle 161469 unità del 2021 ai 178620 del 2022 per un aumento del 10,6%. Le assunzioni sono incrementate passando da 236212 del 2021 ai 240096 del 2022 con un aumento del 1,6%; le trasformazioni sono aumentate da 13631 del 2021 a 20723 nel 2022 pari ad un incremento del 52%; Il saldo fra assunzioni e cessazioni è leggermente negativo e segna un +61476 assunzioni.

Nello specifico, sul territorio di Cremona, le proroghe sono diminuite passando 1413 nel 2021 ai 1231 nel 2022 con un calo del 12,9%; le cessazioni sono passate dalle 4420 unità del 2021 ai 4598 del 2022 per un aumento del 4,0%. Le assunzioni sono decrementate passando da 6535 del 2021 ai 6517 del 2022 con un calo del -0,3%%; le trasformazioni sono aumentate da 350 del 2021 a 582 nel 2022 pari ad un incremento del 66,3%; Il saldo fra assunzioni e cessazioni è positivo pari a +1919 assunzioni. Tuttavia, nello stesso periodo del 2021 le assunzioni furono 2115 e il confronto fra i saldi del 2021 con il 2022, quest’ultimo mostra un calo del 9,3%

 I settori presentano i seguenti andamenti: il settore servizi e commercio ha avuto un saldo negativo nelle assunzioni pari a 2,2% con 4955 assunzioni nel 2021 rispetto ai 4847 del 2022. Le cessazioni sono passate dai 2762 del 2021 ai 2758 del 2022 per un calo del 0,1%. Il saldo fra assunzioni e cessazioni è stato pari +2089 assunti.

Le costruzioni, hanno visto un aumento delle assunzioni attestandosi a 322 del 2022 rispetto ai 305 del 2021 pari a +5,6%. Le cessazioni sono diminuite e nel 2022 sono state 196 rispetto alle 227 del 2021 pari ad un calo del 13,7%.  Il saldo fra assunzioni e cessazioni ha segnato +126 occupati.

L’industria ha visto una crescita degli avviamenti, i quali sono passati dai 1088 del 2021 ai 1134 del 2022 con un aumento del 4,2%; le cessazioni sono aumentate del 19,2% e sono passate dai 931 del 2021 ai 1110 del 2022. Il saldo fra assunzioni e cessazioni segna +24 assunzioni.

Infine, il settore dell’agricoltura ha riscontato un aumento nelle assunzioni, che sono state 187 nel 2021, mentre nel 2022 sono state 214 pari a +14,4%. Le cessazioni sono aumentate passando dai 500 del 2021 ai 534 del 2022 pari ad un +6,8%. Il saldo fra assunzioni e cessazioni è positivo pari -320 assunzioni.

Le tipologie contrattuali presentano la seguente situazione: l’apprendistato riscontra un aumento delle assunzioni pari al 14,9% passando da 174 unità nel 2021 ai 200 nel 2022. Le cessazioni sono passate dalle 116 nel 2021 alle 103 del 2022 con un calo del 11,2%.

Le assunzioni con i contratti tempo indeterminato sono diminuite del 7,9% passando dai 1431 del 2021 ai 1318 del 2022. Le cessazioni sono passate dai 1039 del 2021 ai 1009 nel 2022 con una decrescita del 2,9%.

Complessivamente i contratti stabili hanno registrato una decrescita nelle assunzioni pari a 5,4% passando dai 1605 del 2021 ai 1518 del 2022, così come un calate delle cessazioni pari al 3,7% passando dai 1155 del 2021 ai 1112 del 2022. Il saldo fra assunzioni e cessazioni nel 2022 ha prodotto +406 occupati. Questo grazie ad un aumento delle assunzioni sia con contratti a tempo indeterminato pari a 309, ma anche dei contratti di apprendistato pari a 97 unità. Tuttavia, il raffronto con il saldo del 2021 mostra un calo del 9,8%

 I contratti flessibili presentano una crescita nelle assunzioni che nel 2021 sono state 4930 rispetto ai 4999 del 2022 con un leggero incremento del 1,4%; le cessazioni sono incrementate pari al 6,8% passando da 3265 nel 2021 ai 3486 del 2022.

Le diverse tipologie di contratto flessibile hanno avuto il seguente andamento: le assunzioni con contratti di somministrazione sono decresciute passando dai 843 del 2021 ai 806 del 2022 con un calo del 4,4% e le cessazioni si sono ampliate del passando dai 782 del 2021 ai 992 del 2022 pari al 26,9%. I lavori a progetto sono passati dai 43 del 2021 ai 51 del 2022; le cessazioni sono aumentate passando dalle 28 del 2021 a 31 del 2022. Infine, le assunzioni nei contratti a tempo determinato sono passate da 4044 nel 2021 ai 4142 nel 2022 con un aumento del 2,4%, così pure le cessazioni sono passate da 2455 nel 2021 ai 2463 del 2022 pari a +0,37%. Dal confronto fra i contratti flessibili e risulta un saldo negativo pari +1679 assunzioni. Anche i contratti a termine, nel confronto con il 2021, segnano un calo del 9,1%.

 In Lombardia le proroghe segnano una aumento del 3,6% e in Provincia di Cremona una decrescita  pari al 12,9%. Le assunzioni al livello regionale sono cresciute del 1,6%, mentre nel cremonese sono calate del 0,3%; le cessazioni a livello lombardo sono incrementate del 10,6% e nel territorio cremonese sono salite del 4%. Infine, le trasformazioni in Lombardia hanno segnato ancora una crescita pari al 52%, così pure a Cremona, dove si è riscontrato un aumento del 66,3%.

 Dal confronto emerge che la Provincia di Cremona, non è in linea con quanto riscontrato a livello regionale per quanto attiene le assunzioni, dove a livello lombardo aumentano, mentre calano a livello provinciale.

I dati del periodo in esame mostrano una situazione in continua evoluzione, poiché da un lato si registra una ripresa delle assunzioni con contratti stabili, oltre che con contratti flessibili, ma dall’altro, raffrontando con il 2021, si riscontra un calo degli avviamenti al lavoro ed maggior un aumento delle cessazioni. In sostanza, questo conferma la situazione di incertezza che non favorisce una robusta ripresa delle assunzioni nel 2022 come viceversa si era manifestata nel 2021.

Oggi più che mai serve un forte intervento per abbattere il costo dell’energia e un taglio del cuneo fiscale, perché sono una morsa micidiale che sta colpendo il reddito delle famiglie e mettendo in pericolo la tenuta del sistema economico. Serve un Patto per lo Sviluppo per gestire questa complicatissima fase del Paese, per favorire un’occupazione stabile e realizzare quelle infrastrutture energetiche e viabilistiche necessarie per garantire il futuro dell’Italia.

 Dino Perboni, Segretario Generale Cisl Asse del Po                   

 

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