(CR) Molta gente alla INIZIATIVA #PD con Pizzetti e Bonaldi su DEMOCRAZIA E RIFORME ISTITUZIONALI
Si è svolto lo scorso Mercoledì 27 settembre un gremito incontro alla Sala Mercanti indetto dalla Federazione del Pd di Cremona con la partecipazione di Luciano Pizzetti (già parlamentare e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) e Stefania Bonaldi (segreteria nazionale PD).
La serata è stata aperta da Andrea Cantoni (segretario circolo di PD di Piadena ) che ha presentato i due esponenti del PD ed il direttore di Cremona1 e Cremonaoggi Guido Lombardi in veste di moderatore.
Prima di iniziare il confronto sul tema il direttore Lombardi ha chiesto a Luciano Pizzetti di ricordare Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica emerito scomparso il 22 settembre a Roma.
Pizzetti era in parlamento in quegli anni ed ha ricordato così il Presidente Emerito : “Napolitano è stato un uomo di grande rigore e amava la coerenza che per lui era fondamentale. Era una persona amabile e piacevole ma bisognava essere sempre molto preparati quando si parlava con lui. Sul piano politico ha fatto tante battaglie. Indimenticabile il discorso dopo la sua seconda elezione che sferzava il parlamento a fare le riforme istituzionali di cui il paese aveva ed ha bisogno. Purtroppo ciò. Ancora un volta non è avvenuto e l’Italia si trova ancora imprigionata in questa palude delle riforme mancate”.
La platea ha applaudito a lungo il ricordo di Pizzetti su Napolitano dimostrando che questo uomo non è solo un esponente della sinistra storica comunista ma un grande politico che ha servito il suo paese e che per le sue idee è anche un punto di riferimento culturale ed etico del Partito Democratico.
Guido Lombardi ha poi condotto il confronto interloquendo sul tema delle riforme con i due relatori.
Per brevità evidenziamo solamente alcuni passaggio delle loro riflessioni.
Stefania Bonaldi : “La nostra carta costituzionale è equilibrata. Il paese ha ancora bisogno di riforme costituzionali e di piccole migliorie , in particolare , sul sistema di governo. Questo però non può diventare un alibi per il governo Meloni la cui azione si presenta dilettantistica, disumana e culturalmente pericolosa” La componente la segretaria nazionale PD ricorda che “ il partito ha in agenda temi che riguardano la priorità di essere vicino alle persone ma anche le tensioni economiche e sociali del momento. Ma i Dem parlano anche di welfare, di lavoro, del mondo della sanità, ma anche di nuove politiche industriali per un nuovo modello di sviluppo economico”.
Luciano Pizzetti : “Tutti i governi usano due misure che messe insieme sono micidiali, ovvero la decretazione d’urgenza e la richiesta della questione di fiducia. Noi siamo nel rigoroso rispetto della costituzione, siamo una repubblica parlamentare sì ma di fatto siamo una repubblica governativa. Delle leggi che vengono fatte pochissime sono di espressione parlamentare ma moltissime di emanazione governativa. Le proposte di leggi assumono la priorità in Parlamento. Per non finire nella così detta democratura, bisogna tornare a dare le funzioni proprie al Parlamento. Il governo deve rafforzare le proprie ma nel rispetto di quello che già la costituzione dice.
Entrambi i relatori si sono trovati d’accordo nell’esprimere questi giudizi politici sulle proposte della maggioranza di Governo sulle riforme che stanno presentando:
- Un secco NO alla elezione diretta del Capo di Governo che delegittimerà ancor di più il parlamento ed il Presidente della Repubblica. La proposta del PD è il premierato (alla tedesca) con la possibilità di nominare e revocare i ministri e l’introduzione della sfiducia costruttiva per garantire la stabilità del Governo del Paese;
- Regionalismo Differenziato: la proposta di Calderoli è molto pericolosa in quanto spaccherebbe ulteriormente il paese; sono da introdurre forti aggiustamenti nell’impianto facendo si che ogni cittadino abbia gli stessi diritti sociali in ogni territorio;
- Elezione diretta del Presidente della Provincia: non serve e sarebbe un costo non giustificabile; va portata a compimento la riforma Del Rio garantendo i finanziamenti necessari ad assolvere le loro funzioni;
- Legge Elettorale: in questo contesto (che prevede ancora Camera e Senato) vanno reintrodotte le preferenze abbandonando le liste bloccate; in alternativa, come in Spagna, vanno ridisegnati piccoli collegi;
- Superamento del Bicameralismo perfetto: questo è un tema che rimane tuttora aperto in quanto con il numero molto elevati di decreti leggi e con il voto di fiducia (che serve a tenere compatta la maggioranza) il nostro sistema parlamentare è fortemente indebolito;
- Terzo mandato ai sindaci nei comuni sopra i 5mila abitanti: non sarebbe utile alla democrazia in quanto si creerebbero situazioni di ‘rilassamento’ della democrazia dando nelle mani di una sola persona, per troppo tempo, poteri importanti; diverso è nei piccoli comuni dove, in questa fase, spesso vi sono difficoltà a formare le liste.
Infine Luciano Pizzetti riferendosi al modo di essere e di agire del Partito Democratico ritiene il ricorso alla ‘primarie aperte ’ che coinvolgono il nostro corpo elettorale per la scelta , ad esempio, dei parlamentari ed anche degli amministratori possa essere utile per intercettare al meglio gli orientamenti degli elettori che in questo modo possono valutare non solo le persone ma anche i programmi.
Un incontro molto interessante che sicuramente il nostro scritto ha colto una parte nella complessità dei problemi sul tappeto.
Red/welcr/gcst
Cremona 28 settembre 2023
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