Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 14.06

(CR) SOCIETÀ DOLCE DOPO IL COVID, UN RISULTATO ECCEZIONALE: 111 MILIONI DI EURO

Società Dolce nel territorio di Cremona e Crema, chiude con 111 milioni di valore della produzione e ben 4.000 posti di lavoro.

| Scritto da Redazione
(CR) SOCIETÀ DOLCE DOPO IL COVID, UN RISULTATO ECCEZIONALE: 111 MILIONI DI EURO (CR) SOCIETÀ DOLCE DOPO IL COVID, UN RISULTATO ECCEZIONALE: 111 MILIONI DI EURO (CR) SOCIETÀ DOLCE DOPO IL COVID, UN RISULTATO ECCEZIONALE: 111 MILIONI DI EURO

(CR) SOCIETÀ DOLCE DOPO IL COVID, UN RISULTATO ECCEZIONALE: 111 MILIONI DI EURO DI VALORE DELLA PRODUZIONE

Dopo tre durissimi anni di pandemia e la crisi energetica dovuta alla guerra, il bilancio 2022 di Società Dolce, gestore di strutture e servizi per minori, persone anziane e disabili nel territorio di Cremona e Crema, chiude con 111 milioni di valore della produzione e ben 4.000 posti di lavoro. Un risultato eccezionale.

Società Dolce, cooperativa sociale di servizi alla persona, che gestisce servizi per persone anziane e disabili sul territorio di Cremona, ha presentato il bilancio 2022, approvato all’unanimità da una gremita assemblea. Il valore della produzione del bilancio consolidato è incrementato ulteriormente (+6,2%), in linea con l’aumento del PIL in Italia (+6,8%) ed è pari a 111,2 milioni di euro.

Una crescita significativa, rispetto ad un 2021 che si chiudeva con 105 milioni di euro, un risultato straordinario, se si considera la crisi dovuta alla pandemia da Covid prima e alla guerra tra Russia e Ucraina, poi, che ha fatto impennare i costi energetici.

“Tengo a dire – ha spiegato Pietro Segata, presidente di Società Dolce – che siamo cresciuti per linee interne, cioè da soli, grazie alla nostra elevata reputazione e alle nostre capacità, implementando e ampliando le attività direttamente come cooperativa, senza l’acquisizione di altre realtà, come solitamente accade a realtà grandi come la nostra”.

La redditività delle attività educative e sanitarie è tornata a quella del periodo pre Covid, mentre le attività assistenziali risentono di una saturazione non ottimale delle residenze per anziani non autosufficienti (86,4%).

Le aspettative delle due revisioni di bilancio sono state raggiunte, come ad esempio l’emissione del prestito obbligazionario, assistita da garanzia SACE, per 4,4 milioni di euro con al tasso fisso del 4,5% e i 400mila euro dell’adesione in qualità di soci finanziatori di Coopfond e General Fond. Ma soprattutto, la crescita.

Il futuro? Per Segata è possibile migliorare ulteriormente: “Essere redditivi più degli altri e crescere più degli altri. Uno sforzo enorme, legato all’intenzione di continuare a generare valore aggiunto per i nostri circa 4000 occupati, a copertura delle condizioni di miglior favore a loro riservate e all’imminente rinnovo contrattuale per il quadriennio 2020-2023. Nel 2026, inoltre, è prevista l’emissione di un ulteriore prestito obbligazionario da 3 milioni di euro, a sostegno dello sviluppo della cooperativa”. Un programma che rassicura soci e dipendenti, che possono contare su un futuro certo, in un momento di diffusa difficoltà nel mondo del lavoro

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