Tutta tattica, nessuna sostanza
Stupisce la querelle tra la sezione di Crema della Lega Nord e i vertici del
PDL, Bettinelli, Beretta, Borghetti in testa. Stupisce perché, ad un anno
dalle elezioni, ha il sapore amaro della tattica pre-elettorale. Veniamo subito al
sodo: la Lega, a Crema come nel Paese, abbaia ma non morde. Alza la voce per
tentare di risalire la china, dopo la disastrosa e impercettibile
partecipazione a questa maggioranza. La Lega non ha il coraggio per rompere
col PDL e di andare da sola alle urne, l'anno prossimo. Così come non ha
avuto il coraggio (per connivenza? Per incapacità?) di entrare nel merito
delle scelte, anche queste disastrose, dell'Amministrazione. Dov'erano Barbati, Longhino, Tosoni, Soccini quando si
dovevano difendere mercato coperto e Stalloni? Dov'erano quando la Giunta di
Crema nel 2007 (Giovinetti Assessore) e nel 2011 (Longhino assessore) hanno
deciso di aumentare le tariffe dei servizi e le tasse locali? E quando le
mamme del nido lottavano per il futuro dei propri figli? E quando la giunta
buttava via 900 mila euro per l'illuminazione del Duomo?
La caserma dei Vigili del Fuoco è un parafulmine, è la scintilla che ha
permesso alla Lega di alzare la voce dopo essersi disinteressata della città
per oltre quattro anni.
Quindi lo diciamo subito, a scanso di equivoci: la Lega Nord, tra pochi
mesi,siglerà nuovamente un patto con il PDL perché l'ossessione del potere che li
pervade è troppo forte. E le polemiche costruite ad arte cadranno nel
dimenticatoio e saranno servite solo per alzare il prezzo elettorale.
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Sinistra Ecologia Libertà
Crema e Cremasc
