Martedì, 14 maggio 2024 - ore 00.39

Cremona Black Bloc. Bordo e Piazzoni non dovevano partecipare | E.Abeni

Si è trattato di un errore politico. Avrebbe dovuto pur dire qualcosa la mancata partecipazione dell’Anpi cremonese.

| Scritto da Redazione
Cremona Black Bloc. Bordo e Piazzoni non dovevano partecipare | E.Abeni

Signor direttore, Cremona ha subìto i disastrosi effetti della violenza squadristica ben due volte nel corso di una settimana e all’antifascismo attivo nella nostra città sono state inferte due gravi ferite: prima con l’agg ressione squadristica ad Emilio Visigalli e poi con la violenza squadristica posta in atto in città da parte di chi pretenderebbe di averlo fatto conuna connotazione antifascista. Tale violenza è il portato di diverse conseguenze negative, fra le quali va ascritta una colossale ignoranza storica, propria di chi non sa (o non vuole sapere) che lo squadrismo è stato un fondamentale connotato del fascismo e che i giovani che lo hanno combattuto veramente — sacrificando anche la loro vita —lo hanno fatto per ridare all’Italia la democrazia (conculcata per oltre un ventennio) e non per sostituire una violenza squadristica ad un’altra. Ciò va riaffermato con forza in momenti come questi, nei quali i fatti dei giorni scorsi non possono essere immiseriti in grette polemiche dettate da interessi partitici, ponendo sotto accusa – fra l’altro — un sindaco che ha adempiuto, per quanto possibile e con coraggio, al suo compito di primo cittadino democratico. C’è, invece, una lezione da trarre per tutti: i portatori di violenza, i mortificatori della democrazia — comunque ritengano di colorarsi — vanno isolati e posti nella condizione di non minare —con i loro atti scellerati — la civile convivenza della nostra città (le istituzioni locali, le forze politiche e sociali debbono porre in atto ogni inutile iniziativa perché ciò avvenga). Atteggiamenti che possano apparire ambigui rispetto al conseguimento di tale  obiettivo vanno evitati. La presenza dell’on. Franco Bordo e di Gabriele Piazzoni — segretario di Sinistra ecologica libertà, il partito di cui milito — è stata oggetto di pesanti, e anche ingenerose, critiche. Conoscendoli personalmente non dubito della buona fede delle loro intenzioni, volte a contribuire a conferire un carattere pacifico e democratico alla manifestazione, ma avvedutezza politica e un’a n al i s i più rigorosa circa gli sviluppi che essa poteva avere (come in effetti ha avuto) doveva indurli a non partecipare. Si è trattato di un errore politico. Avrebbe dovuto pur dire qualcosa la mancata partecipazione dell’Anpi cremonese, che in materia di antifascismo rappresenta un punto di riferimento di fondamentale importanza. Anpi che, assieme ad altre associazioni, Cgil, diverse forze politiche, fra le quali Sel, aveva dato vita, la sera prima, ad un corposo presidio antifascista davanti alla prefettura per esprimere la propria solidarietà ad Emilio Visigalli e per respingere, in forma democratica ed unitaria, la violenza fascista.

Evelino Abeni ( Cremona )

 

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