Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 08.40

Cremona, Bordo e Pasquetti (S.I.) hanno presentato esposto contro le offese sessiste di Salvini alla Boldrini

Il Deputato: «Ora basta: il tempo dei politici che si esprimono tramite offese sessiste, e non solo, deve finire» Il nostro gesto ha un significato anche politico, a tutela delle istituzioni, oltre che, come detto, in solidarietà a tutte le donne», ha aggiunto Pasquetti. «Occorre marcare in modo chiaro il limite tra la libertà di pensiero e la volontà di insultare, tra lo scontro politico, anche aspro, e il puro e semplice vilipendio.

| Scritto da Redazione
Cremona, Bordo e Pasquetti (S.I.) hanno presentato esposto contro le offese sessiste di Salvini alla Boldrini

«Paragonare una donna a una bambola gonfiabile, quindi letteralmente a un oggetto sessuale, così come il leghista Salvini ha fatto a Soncino riferendosi alla Presidente della Camera Laura Boldrini, è una gravissima offesa, non una libera espressione del proprio pensiero»: così Franco Bordo, Deputato di Sinistra Italiana, che questa mattina, assieme a Lapo Pasquetti, avvocato e coordinatore cremonese di Sinistra Italiana, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica sui fatti soncinesi. «Salvini, e con lui le e gli esponenti della Lega che su quel palco se la ridevano, ha offeso non solo Laura Boldrini in quanto donna, ma tutte le donne. In questo caso, poi, il vergognoso oltraggio è indirizzato alla terza carica dello Stato. Per questo motivo, come Sinistra Italiana, abbiamo agito presentando un esposto alla Procura della Repubblica, perché è il primo strumento che si può e si deve attivare, ma anche per dare un segnale chiaro, non soltanto a livello locale, ma anche a livello nazionale: nessuno, men che meno un politico, può permettersi di insultare le persone in modo così plateale. Bisogna dare uno stop a questa situazione», ha proseguito Bordo.

«Il nostro gesto ha un significato anche politico, a tutela delle istituzioni, oltre che, come detto, in solidarietà a tutte le donne», ha aggiunto Pasquetti. «Occorre marcare in modo chiaro il limite tra la libertà di pensiero e la volontà di insultare, tra lo scontro politico, anche aspro, e il puro e semplice vilipendio. Questo reato deve esistere, a tutela di un democratico ordinamento istituzionale: la possibilità di esprimere la propria opinione non deve trascendere nel dileggio, e in tanti casi di questo tipo è giustamente arrivata una condanna», ha concluso il coordinatore locale di SI.

«Alcuni esponenti della Lega Nord, in modo particolare, hanno già collezionato condanne di questo tipo», ha rimarcato Bordo. «Attenderemo con fiducia gli sviluppi della vicenda, su cui non abbiamo intenzione di stendere un velo pietoso né di girare il capo: è finito il tempo dei politici che si esprimono quotidianamente con offese, siano esse sessiste, omofobe, razziste o contro qualsiasi minoranza».

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