L’on. Franco Bordo (Sinistra Italiana) ha partecipato, al fianco dei lavoratori di Poste Italiane e di una delegazione di Sindaci del territorio cremonese, al presidio che si è tenuto oggi, mercoledì 27 luglio, dalle 15:30 alle 17:30, davanti alla Prefettura di Cremona.
«Questo è un argomento che sto seguendo da parecchio tempo», ha esordito Bordo, «da quando la vicenda della riorganizzazione ha avuto inizio, dalla scelta sciagurata della consegna della posta a giorni alterni, che sta creando tantissimi disagi. Allo stesso modo, seguo la partita della privatizzazione di Poste Italiane. Proprio questa mattina, alla Camera, insieme al capogruppo di Sinistra Italiana Arturo Scotto, ho incontrato i Segretari nazionali di tutti i sindacati, gli stessi che sono presenti, nella loro declinazione locale, qui al presidio cremonese».
«Non intendiamo mollare: la privatizzazione porterebbe ulteriormente Poste Italiane sul crinale della dismissione e del peggioramento del servizio ai cittadini. Occorre invece un’azienda pubblica, anche se già parzialmente privata, ma in mano pubblica, in cui credere, a cui portare investimenti: Poste Italiana è un’azienda sana, che può dare molto non soltanto ai suoi utenti, ma al territorio. In caso contrario, come già si sta verificando nei Comuni più piccoli, assisteremmo a una desertificazione dei servizi territoriali», ha concluso il Deputato.
Franco Bordo (Sinistra Italiana) al presidio con i lavoratori di Poste Italiane
Il Deputato: «Non intendiamo mollare: la privatizzazione porterebbe sul crinale della dismissione e del peggioramento del servizio»
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