Qualche giorno fa, un rappresentante della Caritas cremonese invocava provocatoriamente la chiusura dello stabile di viale Trento e Trieste. Io dico: "Magari!". Cremona non si fa mancare proprio nulla, dopo le rapine, furti, aggressioni, di questa brava gente che viene da chissà dove, ieri sera, in pieno centro storico, è giunta la moda del "lancio di bottiglie ai passanti" nei pressi del Carrefour di Piazza Lodi. Ormai, questo luogo è diventato un ritrovo di immigrati, che troppo stanchi della giornata lavorativa appena trascorsa a bivaccare, si ubriacano, si picchiano e molestano i cittadini e la quiete dei cremonesi. I residenti invocano la chiusura notturna del supermercato perché ormai, quella porzione di centro storico, è diventato un luogo pericoloso, perché è diventato difficile dormire serenamente, perché bisogna avere paura a passare di lì.
Le cronache cittadine, che non vengono scritte da cattivi, razzisti, xenofofi leghisti, narrano un susseguirsi di reati e violenze che vedono come protagonisti, nella loro quasi totalità dei casi, immigrati. Le forze dell'ordine stanno svolgendo un buon lavoro, anzi, visto le condizioni in cui lo Stato li fa operare, stanno facendo miracoli, ma è inammissibile leggere che delinquenti appena arrestati e condannati, dopo poche ore siano già liberi di rifare le stesse cose. È arrivato il momento di chiudere le frontiere, è arrivata l'ora di difendere la nostra città da una invasione indiscriminata e incontrollata; chi non rispetta le nostre leggi, chi delinque, chi non è veramente profugo, deve essere espulso e rispedito a casa! Senza se e senza ma.
Alessandro Carpani (Capogruppo in Consiglio Comunale della Lega Nord)