Martedì, 23 aprile 2024 - ore 16.31

#AccaddeOggiCremona #29aprile 2006 Domenico Luzzara ci lasciava di Giorgio Barbieri

Sono passati dodici anni da quel 29 aprile del 2006, il giorno in cui Domenico Luzzara ci lasciava. Eppure il ricordo del presidentissimo, dell'uomo che dal nulla riuscì a portare la Cremonese dai Dilettanti alla serie A, resta fortissimo nel popolo grigiorosso.

| Scritto da Redazione
#AccaddeOggiCremona  #29aprile 2006 Domenico Luzzara ci lasciava di Giorgio Barbieri

#AccaddeOggiCremona  #29aprile 2006 Domenico Luzzara ci lasciava di Giorgio Barbieri

Sono passati dodici anni da quel 29 aprile del 2006, il giorno in cui Domenico Luzzara ci lasciava. Eppure il ricordo del presidentissimo, dell'uomo che dal nulla riuscì a portare la Cremonese dai Dilettanti alla serie A, resta fortissimo nel popolo grigiorosso.

Menegh, presidente di una società acquistata per caso, in cambio di un lavoro fatto all'impianto di illuminazione dello stadio Zini, è entrato nella leggenda della gloriosa società grigiorossa. Di calcio capiva poco (anche se era commissario straordinario) ma aveva la grande capacità di sapere ascoltare, di scegliere come collaboratori persone che se ne intendevano, di credere in un calcio fatto a misura d'uomo. La scomparsa tragica del figlio Attilio, grande tifoso della Cremonese, lo ha spinto a fare il presidente quasi come se fosse una missione. "L'ho fatto per lui - diceva - Perchè so che lui ora sarà contento, perchè è quello che lui avrebbe voluto". E così, piano piano, prima la serie C, poi la B, infine la A. Mai il passo più lungo della gamba, frutto di un vecchio detto contadino. Ma chi arrivava a Cremona (allenatore, dirigente, giocatore) sapeva di trovare una famiglia. Ognuno aveva il suo ruolo: Luzzara ogni tanto alzava la voce (soprattutto per i soldi), Ferraroni frenava le idee di spese pazze fuori controllo, Miglioli seguiva da vicino i giocatori (anche nei loro capricci), Favalli risolveva tutti i problemi di spogliatoio e non solo. E poi c'era un consiglio fatto di amici, di gente che una volta alla settimana si trovava con i piedi sotto al tavolo per prendere decisioni importanti. Ecco, questa era la società 'pane e salame', quella che ci capita spesso di rimpiangere. Quando volevi parlare con Domenico non c'era bisogno di prendere un appuntamento. Andavi in sede o sul campo e lo trovavi lì.

Che coppia Luzzara e Favalli! Si capivano alla perfezione, sapevano di potersi fidare uno dell'altro, viaggiavano sulla stessa lunghezza d'onda. E quando litigavano non era vero. Facevano finta, era una coppia consumata di attori. D'altra parte Domenico aveva lavorato nell'avanspettacolo con Ugo Tognazzi, suo grande amico. E Erminio aveva imparato a recitare un copione, lasciando l'ultima parola al presidente ma di fatto avendo già deciso lui. Con Domenico Luzzara la Cremonese festeggiava non solo le promozioni ma anche le retrocessioni. Me ne ricordo un paio in Olza da 'Mario' con Tognazzi presente al tavolo a far ridere tutti nonostante il passo indietro di categoria. Bei tempi, direte voi. E io sono fiero di averli vissuti dal primo all'ultimo.

Metto una foto del mio album dei ricordi ed un'altra di Domenico Luzzara in campo.

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