Sabato, 18 maggio 2024 - ore 10.04

Cremona Circolo Cittanova del PD aderisce alla giornata del Rifugiato

In Italia il numero di immigrati è in linea con la media europea, l’8% della popolazione; gli immigrati producono il 12% del PIL nazionale, contribuendo, tra l’altro, alla spesa pensionistica.

| Scritto da Redazione
Cremona Circolo Cittanova del PD aderisce alla giornata del Rifugiato

Il Circolo Cittanova del Partito Democratico, nella Giornata Mondiale del Rifugiato, aderisce alla manifestazione indetta dalla Tavola della Pace per sabato 20 giugno presso i Giardini di Piazza Roma-Cremona, ore 18-20

Il coordinamento del Circolo Cittanova del PD, di fronte alla minaccia del governatore della Lombardia Roberto Maroni, di ridurre i finanziamenti regionali ai Comuni lombardi che dovessero accogliere nuovi immigrati, ritiene di dover denunciare la strumentalità e l’illegalità di una simile posizione.

A parte le considerazioni di ordine morale ed umanitario, che forse non troverebbero facile ascolto e comprensione da parte del Governatore, il diritto d’asilo dei profughi, che fuggono da guerre, persecuzioni, torture, è sancito dalla Convenzione di Ginevra (1951, 140 Paesi firmatari),  dal Protocollo di New York (1967), dal Regolamento di Dublino, che contengono l’obbligo internazionale all’accoglienza. L’Italia aderisce a tutti questi trattati.

Ma, soprattutto, è scritto a chiare lettere nell’art. 10 della nostra Costituzione: “lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione Italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.”

Nel sottolineare che fu lo stesso Maroni , da ministro dell’Interno, il 30 marzo del 2011 a decretare la ripartizione dei rifugiati in quote per regione, bisogna sfatare alcune leggende che la Lega di Salvini e Maroni e le altre destre estreme loro alleate diffondono cinicamente ormai da troppo tempo allo scopo di spaventare gli italiani già prostrati dalla difficile situazione economica e lavorativa del Paese.

In Italia il numero di immigrati è in linea con la media europea, l’8% della popolazione; gli immigrati producono il 12% del PIL nazionale, contribuendo, tra l’altro, alla spesa pensionistica.

I fondi per i rifugiati sono stanziati dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno e sono vincolati a quell’uso e non altro. Si tratta di circa 30 euro al giorno di cui 2,50 vanno al rifugiato per le spese personali ed il resto serve per pagare i servizi, forniti da personale italiano che lavora nel settore.

Per il Comune non vi sono carichi economici di accoglienza, né di vitto, né di alloggio, né di assistenza legale o sanitaria; il Comune garantisce, in cofinanziamento, solo l’uso gratuito di alcuni spazi.

Noi non vogliamo minimizzare i problemi che una simile ondata di profughi potrebbe provocare nella nostra regione, se non gestita con razionalità e senza isterismi; non dimentichiamo che tanti cittadini si trovano in condizioni molto difficili per la carenza di lavoro; ma non è certo chiudendo le porte in faccia ai disperati che possiamo risolvere le difficoltà prodotte dalla crisi economica.

Il prossimo 20 giugno  celebreremo, insieme a tanti altri, la Giornata Mondiale del Rifugiato, per ricordare, anche al Governatore Maroni, che i cittadini lombardi sentono, nel profondo della loro umanità, tutta la responsabilità di affrontare degnamente un’emergenza epocale che interpella il nostro essere uomini e donne di un Paese civile.

 

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