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Cremona.Gioco d'azzardo legale e rischio dipendenza tra le persone over 65 incontrate da Auser

Gli eventi sono organizzati nell'ambito della mostra “Sicuro che sia un gioco?”

| Scritto da Redazione
Cremona.Gioco d'azzardo legale e rischio dipendenza tra le persone over 65 incontrate da Auser

Cremona.Gioco d'azzardo legale e rischio dipendenza tra le persone over 65 incontrate da Auser

Martedì 14 e mercoledì 15 ottobre verrà presentata a Gussola, Cremona e Crema la ricerca "L'azzardo non è un gioco - Gioco d'azzardo legale e rischio dipendenza tra le persone over 65 incontrate da Auser". A presentarla sarà Leopoldo Grosso, responsabile settore dipendenze del Gruppo Abele di Torino.

Il calendario degli incontri è il seguente:

A GUSSOLA Martedì 14 ottobre, ore 17:00

Sala polifunzionale Papa Giovanni Paolo II - p.zza C. Comaschi

Con: Leopoldo Grosso, Gruppo Abele di Torino e Roberta Iannone, psicoterapeuta

A CREMONA Martedì 14 ottobre, ore 21:00

Teatro Monteverdi, via Dante 149

Con: Leopoldo Grosso, Gruppo Abele di Torino e Irene Ronchi, ASL CREMONA

A CREMA Mercoledì 15 ottobre, ore 18:00

Sala ricevimenti Comune di Crema - p.zza Duomo, 25

Con: Leopoldo Grosso, Gruppo Abele di Torino e Mara Baronchelli, Rete GAP cremasco

L'indagine condotta da Gruppo Abele, Auser Nazionale e in collaborazione con Libera, ha avuto come obiettivo l'esplorazione del comportamento di gioco d'azzardo tra la popolazione over 65 incontrata da Auser in 15 regioni d'Italia (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Umbria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Veneto).

1000 persone hanno aderito all'iniziativa, compilando il questionario:

Il 70,7% dei partecipanti all'indagine ha giocato d'azzardo almeno una volta nel corso dell'anno precedente lo studio; tra i vari giochi, quelli maggiormente utilizzati dai rispondenti sono stati Gratta e vinci e lotterie istantanee, Lotto e Superenalotto, sia tra quanti dichiarano di aver giocato "qualche volta l'anno", sia tra coloro che giocano "qualche volta al mese", sia tra chi gioca "qualche volta alla settimana".

Il questionario riportava la scala Canadian Problem Gambling Index, uno strumento utilizzato a livello internazionale per valutare il livello di rischio/problematicità/patologia tra chi gioca d'azzardo. Secondo le risposte ottenute, il 56,6% dei giocatori rispondenti è risultato "non problematico": si tratta di persone che giocano d'azzardo, ma con abitudini che al momento non comportano loro problemi economici, relazionali, legali o di salute. Il 14,4% è risultato "a rischio" ovvero con presenza di elementi problematici che potrebbero nel tempo evolvere in situazioni più gravi. Per il 16,4%, invece, il gioco d'azzardo sembra già rappresentare un problema di gravità medio/elevata e che richiederebbe un intervento specialistico. Di rilievo il dato sull'ammontare del denaro destinato a questo tipo di consumi: la puntata massima nella vita per i giocatori definibili come patologici rileva cifre quali: 1.500 euro per Bingo e Scommesse, 6.000 euro per giochi di carte a soldi, 7.000 euro per Slot e Vlt,  sino a 20.000 nel caso della puntata massima a giochi come Lotto e Superenalotto.

Vista l'incidenza sociale di questi dati, AUSER- Comprensorio di Cremona insieme a CISVOL e al Coordinamento di Libera-Cremona ha promosso la presentazione della ricerca anche a livello locale. Significativo il sostegno dei Pensionati CGIL, CISL, UIL e il patrocinio di ASL nonché la collaborazione dei Comuni di Gussola, Cremona e Crema.

Gli eventi sono organizzati nell'ambito della mostra “Sicuro che sia un gioco?” realizzata da ASL-Cremona presso il Teatro Monteverdi: attraverso il percorso della mostra vengono svelate le regole e i lati nascosti dell’attività di gioco d’azzardo; i visitatori potranno acquisire familiarità con le leggi matematiche partecipando a simulazioni di situazioni di gioco d’azzardo con l’accompagnamento di “esperti” che stimolano la riflessione sulle caratteristiche e soprattutto sulle conseguenze dei giochi.

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