Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 13.29

Cremona-Mantova, l’autostrada dei miracoli I vari comitati ribadiscono il loro NO !!

No alle autostrade Cr-Mn e Ti-Bre! - Sì alla riqualificazione della SS10! Sì al Ti-Bre ferroviario! – Sì al nuovo ponte sul Po di Casalmaggiore! Sì ad una mobilità moderna e sostenibile!

| Scritto da Redazione
Cremona-Mantova, l’autostrada dei miracoli I vari comitati ribadiscono il loro NO !!

Cremona-Mantova, l’autostrada dei miracoli I vari comitati ribadiscono il loro NO !!

No alle autostrade Cr-Mn e Ti-Bre! - Sì alla riqualificazione della SS10! Sì al Ti-Bre ferroviario! – Sì al nuovo ponte sul Po di Casalmaggiore! Sì ad una mobilità moderna e sostenibile!

 

Solo un anno fa, al tavolo delle infrastrutture, la regione aveva bocciato la prosecuzione dell’attuale concessione autostradale per la sua insostenibilità finanziaria, derivante dall’inconsistenza dei flussi di traffico attesi.

Oggi, quindi, i riflettori erano puntati oltre che sulle soluzioni di tracciato adottate, soprattutto in terra mantovana, sul PEF (piano economico-finanziario) dell’opera, rispetto al cui miglioramento sarebbe servito un vero e proprio miracolo.

Ebbene, dai dati resi noti, pare che di miracoli ne siano stati compiuti addirittura due. Il primo è rinvenibile nel “quadro economico dell’intervento”, dove è prevista una riduzione dei costi del 18,4% rispetto al 2014. Un caso più unico che raro, dal momento che i costi delle opere pubbliche, in particolare nel nostro paese, lievitano notevolmente nel tempo.

Risulta per noi oltretutto difficile comprendere quanto questo quadro economico, che ora non tiene conto della realizzazione del tratto centrale (interconnessione Ti-Bre), riduca l’ammanco finanziario di 500 Mln richiesto un anno fa alla Regione, dal momento che il progetto allora esaminato teneva già conto di un suo parziale aggiornamento.

Cioè quell’ottimizzazione dei lavori che rappresenta la voce preponderante dei risparmi evidenziati. Tutto ciò al netto di un costo di gestione elevato e una redditività fuori mercato.

Il secondo ce lo offre il “Bilancio Costi-Benefici” che evidenzia un delta positivo di circa 3,5 Mld di euro, ottenuto, però, valorizzando voci di costi e benefici che andrebbero puntualmente dimostrati e verificati. In particolare i consistenti risparmi di tempo per gli utenti, quantificati in ben 4,5 Mld di euro, tenuto conto degli esigui flussi di traffico previsti e del notevole costo in termini di pedaggio.

Un’altra voce sulla quale chiediamo spiegazioni è il “Valore residuo dell’opera” che figura tra i benefici con un valore pari a 108,4 Mln di euro.

Se si trattasse dell’indennizzo al concessionario a fine concessione, ricordiamo che tale importo non era previsto nel contratto di concessione. Che dire infine dell’annotazione secondo cui “tutti gli oneri fiscali sono trasmessi alla pubblica amministrazione”?

Questo significa che tutte le imposte generate nelle fasi di realizzazione e gestione dell’opera (alcune centinaia di Mln di euro) verrebbero accollate, attraverso il credito d’imposta, allo stato, che dovrà attivare le procedure previste dai trattati europei ai fini di un legittimo utilizzo degli aiuti di stato.

Solo una puntuale e rigorosa verifica del progetto definitivo appena presentato consentirà alla regione di decidere se continuare l’iter di questa concessione autostradale, oppure rescindere il contratto e aprire una nuova fase, guardando agli scenari ipotizzati al tavolo del 30 luglio 2019.

Vale a dire:

-realizzare l’autostrada con una società pubblica regionale, un’ipotesi tuttavia, la cui sostenibilità è ancora tutta da verificare, perché basata sulla stessa insufficienza di flussi di traffico;

-chiedere all’Anas di realizzare una superstrada (costo 800 MLn di euro), soluzione non accolta dalla ministra De Micheli;

- oppure la riqualificazione dell’attuale SS10 così come da noi proposta dal costo di 78 mln, che riteniamo rappresenti la vera alternativa concreta e sostenibile, insieme al raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Codogno, all’autostrada regionale Cr-Mn;

Per questo rilanciamo la nostra proposta di un accordo di programma tra Regione, Anas, Province ed enti locali, attraverso il quale finanziare tutti quegli interventi, sulla viabilità e sulle ferrovie, in grado di migliorare sensibilmente, e in modo sostenibile, la vita di studenti, lavoratori e pendolari.

Piadena Drizzona, lì 1 settembre 2020 Coordinamento Comitati No autostrade Cr-Mn e Ti-Bre - Legambiente Lombardia WWF Cremona - Legambiente Cremona - Italia Nostra Cremona e Mantova Stati Generali dell’Ambiente e della Salute della Provincia di Cremona

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