Cremona Pianeta Migranti. ‘IO ACCOLGO’ a confronto col viceministro Mauri sul nuovo Decreto Immigrazione.
Il Decreto Legge n. 130 del 21 ottobre 2020 ha introdotto rilevanti novità in materia di protezione internazionale e asilo. Per la campagna “IO ACCOLGO” è un passo in avanti, ma è urgente una riforma generale sul tema immigrazione.
Lo ha riconosciuto anche il viceministro dell’Interno Matteo Mauri, presente all’Assemblea nazionale della Campagna stessa.
“La regolarizzazione che abbiamo fatto e lo ‘smontaggio’ dei decreti sicurezza rappresentano una prima fase - ha detto il viceministro nel suo intervento -. Abbiamo evitato gli effetti negativi di alcune scelte, abbiamo aggiunto qualcosa in più che non c’era neanche prima. La regolarizzazione dei migranti, che pure è stata importante, di per sé è una sconfitta. Perché se in tot anni questo Paese ha avuto bisogno di otto regolarizzazioni (fra l’altro le più grosse le ha fatte il centrodestra…), c’è qualcosa che non va: c’è un sistema che produce irregolarità, che sembra pensato per produrre irregolarità e di conseguenza illegalità”.
Così, ha continuato Mauri: “L’unica cosa da fare è prendere questo sistema che costringe di continuo a ‘rincorrere’ le emergenze e stravolgerlo completamente. Bisogna rimettere mano alla legge Bossi-Fini: è necessario e nell’interesse di tutti, anche dell’Italia e degli italiani. O meglio, il punto è rifare un nuovo Testo Unico per la gestione delle politiche migratorie. Occorre una legge aggiornata rispetto ai cambiamenti che il fenomeno ha registrato nel tempo”
Più avanti Mauri ha come tracciato una sorta di “agenda” per il governo Conte 2. “Certo è più facile smontare un meccanismo che ha prodotto danni che costruire una riforma complessiva. Abbiamo fatto la regolarizzazione. Adesso bisognerà migliorare e riuscire a convertire il Decreto 130, cosa che non sarà così banale. Ma subito dopo dovremo riprendere il discorso della cittadinanza e poi rimettere mano al cantiere della “Bossi-Fini”.
IO ACCOLGO, ha chiesto al viceministro se su questa sorta di impegnativa roadmap c’è già un accordo dentro il governo, e se si prevedono già dei tempi. “No, in questo momento non c’è nessun accordo -ha ammesso Mauri-. C’è una riflessione trasversale che sta contaminando tanti, ma non c’è ancora un tavolo attorno a cui discutere. Spero che, anche in maniera riservata, ci si arrivi il prima possibile. Le emergenze che ci si presentano ogni giorno certo non aiutano, ma possiamo lavorare anche in emergenza”.
Intanto, alcune realtà della società civile organizzata stanno analizzando il testo del decreto-legge del 21 ottobre; in particolare, l’Associazione Studi Giuridici sull’immigrazione (ASGI) ha già presentato una serie di osservazioni durante un’audizione alla 1° Commissione Affari istituzionali della Camera dei Deputati proprio il 5 novembre scorso. Vedi Link https://www.asgi.it/primo-piano/decreti-sicurezza-proposte-parlamento/
Openpolis e Action Aid hanno pubblicato una serie di analisi dal titolo “Il sistema a un bivio” che verifica gli effetti dei decreti sicurezza sul sistema dell’accoglienza. Si sottolinea che le prossime riforme di settore devono basarsi esclusivamente sull’analisi dei fatti mettendo al centro i diritti e agevolando l’inclusione dei richiedenti asilo nel tessuto sociale. Per maggiori informazioni:
https://www.openpolis.it/wpbcontent/uploads/2020/10/centridItaliailsistemaaunbivio.pdf
