Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 16.10

Crisi Alcatel-Lucent, approvata la risoluzione del Movimento 5 Stelle

Il pentastellato Tripiedi: «Abbiamo salvaguardato 1250 lavoratori del sito di Trieste»

| Scritto da Redazione
Crisi Alcatel-Lucent, approvata la risoluzione del Movimento 5 Stelle

Approvata in Commissione lavoro alla Camera la risoluzione del Movimento 5 Stelle, a prima firma del deputato Davide Tripiedi, che ha portato a garantire il mantenimento dei posti di lavoro dei dipendenti Alcatel-Lucent del sito di Trieste. L’azienda di hardware e software per le telecomunicazioni, da tempo sta attraversando una crisi che ad aprile l’ha vista passare nelle mani della multinazionale finlandese Nokia che, a partire da luglio, cederà il sito di Trieste agli americani della Flextronics. Questo passaggio non assicurerebbe il mantenimento dei posti di lavoro nello stesso sito. Dopo l’approvazione all’unanimità della risoluzione, però, questo pericolo è stato allontanato in maniera molto importante.

«Sono più che soddisfatto per l’ottimo risultato ottenuto», ha commentato Tripiedi. «Con questa risoluzione si è alzata in maniera determinate l’asticella per la salvaguardia dei posti di lavoro di circa 850 dipendenti dell’azienda e di altri 400 della collegata Mw-Fep, che produce schede e apparati elettronici». L’atto parlamentare fa seguito a un’altra risoluzione, presentata sempre da Tripiedi e approvata il 5 maggio dalla Commissione lavoro, nella quale si è impegnato il Governo ad assicurare i livelli occupazionali e a promuovere ogni possibile iniziativa per un ulteriore ricorso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori Alcatel-Lucent degli stabilimenti di Vimercate e Trieste. Quell’atto si era reso necessario dopo il primo passaggio a Nokia e le voci insistenti di una possibile perdita di posti di lavoro nei due siti indicati.

«Avremmo voluto fosse presente la clausola dei 5 anni per dare ancor più sicurezza ai lavoratori, evitando per un ampio lasso di tempo il rischio delocalizzazione che rientra sempre più nelle politiche delle multinazionali che prendono piede in Italia, ma per volere del Governo, ciò non è stato possibile. Poco male», conclude il deputato pentastellato. «Intanto portiamo a casa questo importantissimo risultato che rappresenta una forte rassicurazione di mantenere, per 1250 persone, il loro posto di lavoro».

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