DENATALITA’ IN LOMBARDIA | Isa Maggi Meritocrazia Italia Lombardia
In uno studio° svolto poco tempo dopo il ben noto «disastro di Cernobyl» che valutava i suoi effetti sulla realtà lombarda, si è avuto modo di ricostruire, per il complesso della regione, un calo dei concepimenti riconducibili al mese di maggio 1986 nell’ordine del 7% e una riduzione di circa il 5% per quelli di giugno. E’ stato però osservato che la relativamente breve durata della situazione di allarme, di fatto protrattasi solo per qualche mese e con toni via via sempre più attenuati, è decisamente valsa a contenere il fenomeno.
Lo studio lombardo giungeva alla conclusione che: “... Non si può parlare di una rinuncia alla gravidanza da parte delle coppie lombarde, né di un presumibile lungo rinvio delle stesse. Ci si è semplicemente trovati in presenza di una limitata quota di spostamenti nei programmi di pianificazione familiare non superiori di 2-3 mesi […]” (Blangiardo, 1988, p.105).
Sarà forse così anche per Covid-19? Al momento non è dato saperlo, anche se si ha motivo di credere che molto dipenderà dalla durata dello stato di allerta e dalla rapidità - nonché dallo spirito e dall’entusiasmo “ricostruttivo” - con cui si tornerà alla vita normale.
A fine 2020 la Regione av eva convocato gli stati generali della natalità con il messaggio: “Lombardia è famiglia” per esaminare i risultati della Legge regionale 23/1999. L’allora Assessora Regionale Silvia Piani (ora sostituita) aveva promosso ìuna revisione della legge tenendo conto delle radicali trasformazioni sociali, culturali ed economiche in atto.
La legge 23 aveva dato avvio al sostegno alle famiglie e al protagonismo dell’ associazionismo familiare regionale, fino ad avere nel registro regionale oltre 600 “associazioni di solidarietà familiare”, forma associativa tra famiglie assolutamente innovativa.
Auspichiamo la costruzione di un progetto complessivo sulla famiglia e sulle sue diverse funzioni, mettendo al centro il sostegno alla genitorialità, l’ emergenza natalità e il sostegno economico alle famiglie.
Sul tema della natalità, la pandemia e il primo lockdown hanno incrementato la tendenza alla diminuzione delle nascite che era già fortemente presente prima della pandemia.Un piano per la natalità deve poter utilizzare i fondi del Recovery Fund: non basterà l’ assegno universale, occorre recuperare il tema dell’ equità fiscale con politiche fiscali a misura di famiglia, che lasciano le risorse in tasca alle famiglie e alla loro libertà di scelta.
In sintesi: la famiglia può diventare una risorsa strategica della Regione, attraverso una nuova visione di politica familiare.
°G.C.Blangiardo, A proposito dell’effetto Cernobyl sul comportamento riproduttivo della popolazione italiana: in caso della Lombardia, Genus, 1988, XLIV, 1-2, pp.99-120.
Isa Maggi Meritocrazia Italia Lombardia