Giovedì, 09 maggio 2024 - ore 04.35

Diossina ed Arved i. I cittadini hanno sempre ragione? |G.C.Storti

| Scritto da Redazione
Diossina ed Arved i. I cittadini hanno sempre ragione? |G.C.Storti

Diossina ed Arved i. I cittadini hanno sempre ragione? |G.C.Storti
In questi  giorni una denuncia di un centinaio di cittadini ha  portato il Cav. Arvedi ha minacciare la chiusura dello stabilimento ( direi che la reazione è stata esagerata).
La stessa denuncia ha provocato numerosi incontri ai più alti livelli istituzionali e sindacali. Numerose sono state le reazioni di cittadini e politici che hanno criticato l’atteggiamento di Perri ( che non ha ancora ricevuto il comitato) ed alcune dichiarazioni del responsabile dell’ARPA di Cremona.
Ma partiamo dai fatti.
Come ci chiarisce molto bene Massimiliano Bosio ( Segretario generale della Fiom di Cremona) la legge stabilisce che l’emissione di diossina per le acciaierie non deve superare lo 0,50%. Negli innumerevoli esami fatti nello stabilimento ( 32 in un anno) non è mai stato superato , se non in tre occasioni, il valore dello 0,10% ( limite questo posto per gli inceneritori di Rifiuti Solidi Urbani).
Questi sono i dati confermati da ARPA ed ASL e che i sindacati riconosco come validi e non , allo stato dei fatti, confutabili.
Quindi secondo questi dati l’acciaieria Arvedi  funziona regolarmente nei limiti stabiliti dalla legge.
Allora perché tanto chiasso? Forse , come alcuni sostengono, quei cittadini hanno interpretato male i dati confondendo i limiti per l’inceneritore per quelli applicabili anche all’acciaieria. O forse, a prescindere, ritengono  elevate e dannose per la salute anche le emissioni di diossina nei valori certificati da ARPA ed ASL. Per carità questo è legittimo.. ma non mi pare che da questa opinione si possa mettere sulla “ berlina” un’azienda che opera stando nei limiti di legge.
Si sa Arvedi è “ un potere forte” e quindi è facile, quasi doveroso, criticarlo  a prescindere dai  fatti.
Se le cose stanno però così quei cittadini sono nel torto a proporre o riproporre la questione: Arvedi secondo le norme non è fuori legge !
Certamente quei  cittadini , se non sono d’accordo, per varie ragioni su quei limiti, sono legittimati a continuare la battaglia per modificarli ed alle elezioni votare per quei partiti e quei movimenti che interpretano le loro vedute.
 Però non si può tenere aperta una discussione all’infinito se la ditta in questione rispetta le norme.
Infine da più parti è stato criticato Perri  perché non ha incontrato, ascoltato quei cittadini. Per carità un incontro non si nega a nessuno  e per non ricevere critiche Perri poteva anche farlo. Ma che risposte può dare un sindaco qualsiasi a dei cittadini che gli pongono un problema che è acclarato non esiste?
A volte ci vuole misura sapendo che i cittadini hanno sempre ragione in una sola occasione e cioè quando votano. Nelle altre situazioni tutti abbiamo il diritto-dovere di rispettare e far applicare le leggi anche se non ci piacciono. Fatto salvo, sempre,  il nostro diritto di lottare per cambiarle e mandare a casa i politici o gli amministratori  che non ci convincono e/o che operano male.. a nostro avviso naturalmente.

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