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Elezioni provinciali Cremona: candidati Presidenti e liste alla prova dei programmi |G.Trespidi (udc)

Le proposte che l’UDC ha elaborato nel suo Comitato provinciale le confronterà con le altre forze politiche dell’area politica e culturale PPE.

| Scritto da Redazione
Elezioni provinciali Cremona: candidati Presidenti e liste alla prova dei programmi |G.Trespidi (udc)

Elezioni provinciali: Candidati Presidente e Liste Consiglieri alla prova dei programmi e della governabilità. Dopo la accettazione delle liste per il Presidente e per il Consiglio provinciale avvenuta giovedì scorso per il “Provincellum” è iniziato il conto alla rovescia: il 12 ottobre non saranno più i Cittadini ad eleggere il Presidente ed il Consiglio della Provincia ma i Sindaci ed i Consiglieri comunali in carica in quel giorno. Nel territorio cremonese sono 1.321 e si recheranno a votare in due seggi costituiti, per legge, in un’unica sede individuata nei locali in cui ha sede la Provincia. Si contenderanno la “Poltrona” di Presidente un Sindaco per l’area di centro sinistra (Carlo Vezzini – Sindaco di Sesto Cremonese) ed un Consigliere provinciale uscente (Antonio Agazzi) per l’area del centro destra. La Lega e la Lista civica han presentato solo Candidati a Consigliere provinciale (una anomalia della legge abbinata alla possibilità dei Consiglieri provinciali uscenti di candidarsi a Presidente). Come già evidenziato in altri interventi tra le tante anomalie di questa legge di “Riforma delle Province” c’è anche questa: ci si può presentare solo per il Consiglio provinciale senza avere un Candidato Presidente neppure di coalizione. – dichiara il Segretario provinciale dell’UDC Giuseppe Trespidi – Questa “Riforma” che nelle intenzioni di chi doveva colpire il “Poltronificio” della Politica, nella sostanza elimina tutti gli assessori provinciali, mentre i Consiglieri da 2.500 passeranno a 986. Tutti quanti saranno a compenso zero. Il risparmio per le casse dello Stato sarà di circa 200 milioni di euro. Una cifra ridicola se confrontata con gli 800 miliardi di euro di spesa pubblica e di circa 85 miliardi di euro che paghiamo di interessi sul debito pubblico. Ma veniamo a cosa proporre agli amministratori ed ai Cittadini per i prossimi due anni. Tale è la durata del Consiglio provinciale. – continua Trespidi – A fronte di funzioni fondamentali pressoché invariate e a riduzione ulteriore di trasferimenti delle risorse economiche le Province sono soggette ad un Patto di stabilità iniquo e sempre più rilevante a cui va aggiunto che saranno “governate” da un Presidente e da un Consiglio che eserciteranno le loro funzioni a titolo onorifico, che potranno usufruire di eventuali distacchi ma senza essere retribuiti. I primi due anni saranno necessariamente una fase costituente ma non per questo si dovrà assistere ad una situazione che è in continuo peggioramento. Il Comitato provinciale dell’UDC, – prosegue Trespidi – oltre ad indicare una serie di punti che per l’UDC dovranno essere posti nel programma elettorale: come primo punto il lavoro e l’occupazione. Oggi, ma non solo oggi, la priorità assoluta deve essere data al lavoro e allo sviluppo. Basta cincischiare e porre barriere e freni fuori luogo a proposte di insediamenti produttivi. Non bisogna senz’altro accettare tutto ma neppure si può rifiutare tutto. Il nostro territorio ha bisogno di sviluppo e di nuova occupazione: sta alla politica creare le condizioni perché ciò possa avvenire. A seguire alcune altre proposte: a) trasporti urbani e ferroviari con studio di fattibilità del raddoppio della linea ferroviaria Cremona – Codogno; viabilità con completamento della Paullese fino a Milano e realizzazione del Terzo Ponte sul Po; b) realizzazione di una gestione associata dei servizi con aggregazioni comunali omogenee che consentano di raggiungere una autosufficienza economica ed una efficiente gestione; c) superamento dell’attuale modalità di tariffazione del consumo d’acqua sostituendolo con un altro basato sulla composizione del nucleo famigliare; d) superamento della parcellizzazione contrattualistica e gestionale del servizio rifiuti con una gara unica su tutto il territorio provinciale e un progressivo accorpamento delle società pubbliche gestrici del servizio. Perciò, alla fine, occorre superare la frammentazione in un territorio che ha fortemente bisogno di unità per uscire dalla situazione di precarietà e isolamento in cui è scivolato e in cui si dibatte da anni e dalla quale non si intravvedono vie di uscita. Ora quello che ci aspetta – termina il Segretario provinciale dell’UDC –è che si presentino al voto tutti gli Amministratori del territorio cremonese e che scelgano i propri Rappresentanti sulla base di un programma che incontri le aspettative dei Comuni e dei Cittadini. Le proposte  che l’UDC ha elaborato nel suo Comitato provinciale le confronterà con le altre forze politiche e con gli amministratori dell’area politica e culturale che fa riferimento al PPE.

Cremona 28 settembre 2014

Giuseppe Trespidi - Segretario Provinciale UDC Cremona

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