Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 13.55

Equivita saluta con affetto Dario Fo e lo ringrazia per il suo ‘Uomo-Maiale’

Il ricordo del Presidente Gianni Tamino e del segretario Fabrizia Pratesi de Ferrariis

| Scritto da Redazione
Equivita saluta con affetto Dario Fo e lo ringrazia per il suo ‘Uomo-Maiale’

Il Comitato Scientifico Equivita, già Comitato Scientifico Antivivisezionista e Fondo Imperatrice Nuda contro la Sperimentazione Animale, nelle persone del Presidente Gianni Tamino e del segretario Fabrizia Pratesi de Ferrariis, accompagna con grande nostalgia e con immenso affetto nel suo ultimo viaggio Dario Fo, grande artista e grande combattente di tante comuni cause difficili.

«Non dimenticheremo mai come Dario, precursore di infinite importanti battaglie, abbia sostenuto, quale primo e più prestigioso nostro testimone, la lunga battaglia da noi condotta contro la brevettabilità della materia vivente, contro la direttiva europea 98/44, approvata nel 1998, che ha messo nelle mani di un esiguo gruppo di gigantesche multinazionali agrochimiche-farmaceutiche-biotech il futuro di tutto quanto riguarda ogni forma di vita del pianeta, di quanto riguarda la sopravvivenza di tutti noi. Ha consentito che, oltre alle piante e agli animali, perfino le parti del corpo umano (perfino i geni e l’embrione umano) potessero essere privatizzati e commercializzati attraverso i brevetti», spiegano da Equivita.

«Adesso qualcuno, con troppo ritardo, si sta preoccupando della fusione Bayer-Monsanto. Ma allora, ben pochi scienziati o politici erano riusciti a comprendere quello che Dario, con la sua immensa sensibilità di artista, aveva subito afferrato. Informato da noi su quanto stava per avvenire al Parlamento Europeo con il voto sulla direttiva 98/44, proprio nel momento in cui si accingeva a partire per ricevere il Nobel a Stoccolma, ha immdiatamente lanciato un appello nella sua conferenza di ringraziamento davanti ai reali di Svezia e davanti a tutti gli accademici del Nobel», aggiungono Tamino e Pratesi.

«Ma non solo: Dario ha accettato di seguirci in ogni occasione pubblica da noi indicata, ha accettato di venire, insieme a Franca Rame, a inscenare con noi uno spettacolo per tutti i parlamentari europei, in difesa del bene comune più importante: la materia vivente del pianeta. Ha di buon grado accettato che il suo volto sorridente comparisse nei nostri manifesti e volantini accompagnato da due zampette di maiale: infatti, il vero fine dei nuovi brevetti era la conquista di grandi fette di mercato con il pretesto di una modifica genetica, e non pochi si illudevano che gli xenotrapianti divenissero uno dei mercati più redditizi: geni umani si sarebbero introdotti nei maiali, i cui organi si sarebbero usati come pezzi di ricambio. Ma da allora i brevetti sul vivente si sono estesi anche a organismi senza alcuna modifica genetica», proseguono da Equivita. «Grazie Dario e Grazie Franca: avete lasciato una traccia indelebile. Grazie di tuttto quello che avete fatto per noi: resterete sempre nei nostri cuori», concludono Gianni Tamino e Fabrizia Pratesi.

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