"Se le norme sulla raccolta della firme per le prossime elezioni europee resteranno immutate la democrazia verrà calpestata. Il Parlamento risolva questo problema e siano garantiti gli stessi diritti per tutte le forze politiche". Lo dichiarano i coportavoce dei Verdi Angelo Bonelli e Luana Zanella che spiegano: "Mentre per le altre forze politiche, anche quelle che esistono solo da pochi mesi perché frutto di una scissione da altri partiti, come il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano o altre come il Centro Democratico di Tabacci sono esentati dalla raccolta delle firme i Verdi italiani che sono l'emanazione diretta della famiglia politica dei Verdi europei, il quarto gruppo nel Parlamento Europeo rischiano di essere esclusi dalle elezioni, a causa di una norma che prevede una raccolta di sottoscrizioni impossibile".
"Il Parlamento risolva questo problema e garantisca a tutte le forze politiche il diritto di partecipare alla prossima competizione elettorale - continuano gli ecologisti -. Contro questa ingiustizia noi Verdi abbiamo già fatto un ricorso al Tar: siamo in attesa della decisione del Tribunale amministrativo rispetto a questa nostra prima iniziativa ".
"Ma non basta - concludono Bonelli e Zanella - perché siamo determinati ad una battaglia durissima sia dal punto di vista politico che giudiziario e siamo pronti ad arrivare fino alla Corte costituzionale e a chiedere, eventualmente, l'annullamento delle elezioni contro una violazione democratica e una violenza politica"
Fonte: Verdi Roma
