Domenica, 28 aprile 2024 - ore 14.08

Facciamoci sentire: appendiamo alle finestre un lenzuolo NO ALLO SMOG

Legambiente e FIAB: di fronte all’emergenza servono misure drastiche. I tavoli di concertazione? Andavano fatti prima! Dopo oltre 30 giorni consecutivi di superamento dei limiti di pm10 in questo inizio d’inverno, Legambiente e Fiab rilanciano l’allarme polveri sottili.Con i limiti superati quasi ovunque in Lombardia, con rare eccezioni, ancora una volta i Comuni si rivelano incapaci di gestire l’emergenza smog.

| Scritto da Redazione
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Ma non è “emergenza” una cosa prevedibile e ampiamente prevista. Lo smog, è un nemico invisibile che danneggia la nostra salute, annebbia i nostri panorami e ingrigisce le nostre città. E’ già dentro di noi, lo respiriamo da decenni e annerisce i nostri polmoni. La salute pubblica è forse un concetto astratto da usare solo in occasione di qualche convegno o è un valore da difendere anche a costo di un cambiamento radicale?

Ciò che stiamo vivendo in questi giorni l’abbiamo creato noi, con decenni di politiche sbagliate, legate al petrolio, ma non solo. Nessuna centralina riuscirà mai a misurare il livello d’inquinamento della nostra coscienza!

Regione Lombardia, se ci sei, batti un colpo! E’ la Regione che dispone del potere di varare efficaci misure per far fronte all’emergenza e delle leve per operare interventi strutturali sul versante della mobilità e del trasporto pubblico. E’ la Regione che deve decidere se continuare a investire in nuove autostrade con un consumo di suolo abnorme o piuttosto su un trasporto pubblico più efficiente e competitivo, essendo sia l’ente responsabile dei trasferimenti al TPL che il proprietario di Trenord. Per quanto riguarda il riscaldamento domestico, poi, rimpiangiamo l’epoca in cui Regione Lombardia ebbe il coraggio di mettere al bando l’olio combustibile: che aspetta a fare altrettanto con il gasolio da riscaldamento che inquina 25 volte più del metano?

La lotta allo smog dovrebbe marciare di pari passo con le misure per contrastare il cambiamento climatico, intraprendendo la strada indicata dal recente accordo di Parigi. Milano ha voluto dare un segnale, criticabile e tardivo, ma si tratta comunque di una discesa in campo; discutere di targhe alterne e di parziali chiusure al traffico, mentre i cittadini continuano a respirare aria insalubre, è un atto di grave irresponsabilità, e significa non cogliere un’opportunità per intraprendere un sentiero virtuoso di riduzione degli inquinamenti, mobilitando investimenti sempre più necessari e urgenti che produrrebbero sia benefici per la salute che riduzione di emissioni climalteranti.

Il silenzio di molte Amministrazioni e la povertà di idee e proposte per politiche di una mobilità realmente sostenibile, è imbarazzante. Solo prendendo coscienza della svolta epocale che stiamo vivendo si riusciranno a cambiare comportamenti e abitudini. Intanto sarebbe buona cosa che le amministrazioni comunali metropolitane, e non solo, sottoscrivessero il protocollo di contrasto all’inquinamento.

Vogliamo tornare a camminare, pedalare e respirare per le strade a pieni polmoni: è un nostro sacrosanto diritto di cittadini. Abbiamo tutti il dovere di impegnarci in prima persona per eliminare lo smog che è dentro di noi e disegnare orizzonti di mobilità nuova.

Barbara Meggetto, Presidente regionale Legambiente

Piercarlo Bertolotti, Coordinatore FIAB Lombardia

                                                                          

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