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Festa della Repubblica 2 giugno 2020 in tempo di Covid19.Che amarezza la destra in piazza| Mariella Laudadio (Cremona)

Ma che brutto spettacolo le piazze gremite di persone, chiamate a manifestare senza curarsi del prudente distanziamento che ci viene raccomandato e che le persone civili e consapevoli cercano di rispettare.

| Scritto da Redazione
Festa della Repubblica 2 giugno 2020 in tempo di Covid19.Che amarezza la destra in piazza| Mariella Laudadio (Cremona)

Festa della Repubblica 2 giugno 2020 in tempo di Covid19.Che amarezza la destra in piazza| Mariella Laudadio (Cremona)

Gentile Direttore, ieri, 2 giugno, Festa della Repubblica in tempo di Covid19.

 Belle le parole del Capo dello Stato, la sua commozione, la sua compostezza, la sensibilità nell’andare a Codogno, laddove tutta la tragedia ha avuto inizio.

Ma che brutto spettacolo le piazze gremite di persone, chiamate a manifestare senza curarsi del prudente distanziamento che ci viene raccomandato e che le persone civili e consapevoli cercano di rispettare.

Proteste pienamente giustificate, da parte di chi si ritrova impoverito e senza più lavoro; ma che scendendo in piazza il 2 giugno non si ritroverà certo più ricco o con la propria azienda di nuovo in piedi.

E’ davvero paradossale che tanti siano riusciti a dimenticare così in fretta i sacrifici che abbiamo fatto in questi 3 mesi, l’esaltazione sacrosanta dei medici e degli operatori sanitari, le decine di migliaia di morti che hanno funestato tante famiglie e con loro il Paese intero.

Perché lo hanno sicuramente dimenticato quelle persone festanti e sorridenti in posa per un selfie con il capopopolo di turno. Quelli che si affollavano appiccicati gli uni agli altri e senza mascherina per essere inquadrati dalle telecamere.

Un minimo di rispetto per la gravità della situazione, sanitaria ed economica, in cui versa il Paese avrebbe forse suggerito una maggiore compostezza, un pizzico di civismo.

Dispiace constatare che in un momento come questo non si riesca a riflettere sull’opportunità di chiamare la gente in piazza piuttosto che fare il proprio dovere nelle sedi dovute, avanzando proposte concrete e realizzabili come sta avvenendo nella totalità degli altri Paese europei.

E feriscono in maniera sanguinosa le parole urlate in una di quelle piazze e dirette al Presidente Mattarella: “la mafia ha ucciso il fratello sbagliato”!

Ma l’Italia è questa davvero? Che tristezza!

Grazie per l’attenzione

Mariella Laudadio (Cremona)

 

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