Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 12.37

Fiorenzo Gnesi 'Che cosa avranno mai fatto? In fondo era solo un extracomunitario'.

Ecco, forse più ancora dell'omicidio stesso, nonostante la sua brutalità, è questa frase, che sarebbe stata pronunciata in caserma da un parente dei due giovani accusati di aver ucciso a botte Willy, ad agghiacciarmi il sangue.

| Scritto da Redazione
Fiorenzo Gnesi 'Che cosa avranno mai fatto? In fondo era solo un extracomunitario'.

Fiorenzo Gnesi 'Che cosa avranno mai fatto? In fondo era solo un extracomunitario'.

Ecco, forse più ancora dell'omicidio stesso, nonostante la sua brutalità, è questa frase, che sarebbe stata pronunciata in caserma da un parente dei due giovani accusati di aver ucciso a botte Willy, ad agghiacciarmi il sangue.

Non importa, qui, dire che Willy era un italiano, né che era un ragazzo minuto di fronte a quattro marcantoni imbevuti di machismo e violenza.

Quello che bisogna considerare sotto ogni aspetto è che in certi ambienti la vita umana ha valori diversi a seconda di colui (o colei) cui appartiene. La logica per cui un immigrato, un negro (o una donna, o un omosessuale...), può essere anche ucciso.

O lasciato sul barcone che affonda. Perché in fondo la differenza tra l'omicidio e il rifiuto del salvataggio, dell'assistenza, dell'accoglienza è solo quantitativa, di "intensità". C'è, in entrambi i casi, il mancato riconoscimento di quelle persone come esseri umani, una dis-umanizzazione del "diverso". E che nome ha questo atteggiamento se non razzismo?

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