Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 03.33

Firma Appello per la vita di Fahimeh Karimi| Change

L’accusa sarebbe quella di aver sferrato dei calci a un paramilitare in una delle manifestazioni che hanno fatto seguito alla morte di Mahsa Amini,

| Scritto da Redazione
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 La Stampa ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Mohammad Reza Sabouri (Ambasciatore in Italia della Repubblica islamica di Iran)

Egregi Mohammad Reza Sabouri, ambasciatore in Italia della Repubblica islamica di Iran 

Gholamhossein Mohseni Ejei, capo della magistratura iraniana

Antonio Tajani, Ministro degli Esteri

Fahimeh Karimi, allenatrice di palla a volo, madre di tre bambini piccoli, è stata arrestata a Pakdasht, nella provincia di Teheran, oltre un mese fa. L’accusa sarebbe quella di aver sferrato dei calci a un paramilitare in una delle manifestazioni che hanno fatto seguito alla morte di Mahsa Amini, la giovane di 22 anni presa in custodia dalla polizia morale iraniana, il 16 settembre scorso, per via di una ciocca di capelli che sfuggiva al suo hijab.

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Karimi è stata prima detenuta nella prigione di Evin, poi trasferita in quella di Khorin.

La Stampa e i sottoscrittori di questo appello chiedono il rispetto dei diritti di tutti coloro che da giorni manifestano pacificamente e che nonostante questo vengono brutalmente repressi e ingiustamente arrestati. In particolare, i sottoscrittori di questo appello chiedono la decadenza immediata delle accuse e il rilascio incondizionato di Fahimeh Karimi. La pena che le è stata inflitta è umanamente, moralmente e giuridicamente inaccettabile. Oltre tutto non c’è evidenza di nessun regolare processo a suo carico e dunque, in attesa della sua scarcerazione, deve esserle assicurato un contatto costante con la  sua famiglia e con un avvocato da lei scelto liberamente.

Il rispetto dei diritti umani appare in questo momento gravemente violato dalla Repubblica islamica dell’Iran. Italia e Unione europea non possono voltarsi dall’altra parte, ma devono esercitare continue e crescenti pressioni per garantire la salvezza e l’incolumità delle migliaia di arrestati nelle proteste di piazza.

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