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Flash dall’agroalimentare nazionale e internazionale dell’11 novembre 2015

Prezzo del latte, Pac, Rischio colture, Nuova Zelandia, Antibiotici in suinicoltura, Fao, Ovaiole, Olio Oliva, Etichette alimentari, L’inflazione cresce

| Scritto da Redazione
Flash dall’agroalimentare nazionale e internazionale dell’11 novembre 2015

Prezzo del latte, la posizione di Confagricoltura: “Sul prezzo del latte va condannato l’atteggiamento della grande industria che sta approfittando della mancanza di governance europea del comparto lattiero. L’industria non può basare la propria competitività sul prezzo della materia prima, almeno non oltre la soglia di sopravvivenza delle aziende produttrici. La teoria del riferimento al prezzo tedesco non regge, così non si difende e rafforza una filiera made in Italy e i suoi formaggi di qualità sui mercati internazionali; così non si rilanciano i consumi; così si distrugge e basta. Lo dico, in primo luogo a Lactalis che ha delle responsabilità socio-economiche, per non dire morali, come prima industria italiana di trasformazione. Ma lo dico anche alla Grande distribuzione organizzata che impone politiche promozionali a prezzi stracciati”. Lo ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, dando la totale solidarietà della sua Organizzazione alle manifestazioni di protesta indette dai produttori e al presidio permanente di Confagricoltura Lombardia presso lo stabilimento di Corteolona (PV) da lunedì 9 a mercoledì 11 novembre scorsi.

Pronta la prima trance degli anticipi Pac: Il ministero delle Politiche agricole rende noto che Agea ha avviato il pagamento della prima trance degli anticipi del premio unico Pac a seguito della rideterminazione dei diritti all’aiuto di tutti i produttori nazionali per la nuova programmazione dei fondi europei. Il processo di pagamento prevede l’erogazione immediata di oltre 510 milioni di euro per circa 150mila aziende. A questi si aggiungono 110 milioni di euro di cui beneficeranno i piccoli agricoltori (dati Organismo pagatore Agea). La fase di pagamento di tutti gli anticipi sarà completata entro fine novembre quando saranno erogati ulteriori 400 milioni di euro a seguito del completamento delle verifiche tecniche

Un autunno anomalo mette a rischio le colture: Dalle piante non cadono le foglie, i radicchi rimangono verdi e la mimosa ha le gemme rigonfie e si rischia una fioritura fuori stagione. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del caldo anomalo di questo autunno sulla natura, dopo un’estate che si è classificata in Italia al terzo posto tra le più calde dal 1800 con una temperatura media superiore di 2,3 gradi rispetto al periodo di riferimento 1971-2000 secondo Isac/Cnr. In questa estate di San Martino le piante sono ancora in piena vegetazione come in primavera inoltrata – sottolinea Coldiretti – e a preoccupare gli agricoltori sono i seri danni che possono colpire le colture se, come previsto, ci saranno forti abbassamenti di temperatura”.

In aumento in Nuova Zelanda il numero di vacche da latte macellate: Per la prima volta da 24 anni in Nuova Zelanda, in quest’ultimo anno, il numero di vacche da latte macellate è cresciuto. In pratica, al macello è stato inviato ben il 27% di vacche in più, pari a un aumento in valori assoluti di 253mila animali. Questo è l’effetto del consistente calo del prezzo del latte, che nel Paese oceanico si è ridotto del 50%. E’ chiaro che due annate produttive con prezzi del latte bassi a causa della consistente offerta mondiale e di una ridotta domanda da parte dei Paesi importatori hanno spinto gli allevatori a eliminare le vacche meno produttive e anche quelle manze che normalmente sarebbero rimaste in stalla per la rimonta. Si stima che circa 100mila siano stati i giovani animali inviati al macello nel terzo trimestre dell’anno, pari al 39% del totale macellato nel periodo. (Fonte: CLICCA QUI)

Un board di esperti sull’uso responsabile di antibiotici in suinicoltura: Il National Pork Board ha introdotto sette nuovi membri nel panel di esperti sugli antibiotici, il cui obiettivo è quello di rivedere l’impiego di questi farmaci nel settore suinicolo e consigliare il NPB a programmi di istruzione e ricerca per definire le priorità, invididuando i miglioramenti nella pratica antibiotica e nella sua somministrazione ai maiali. Dopo anni di lavoro per un uso responsabile del farmaco, il National Pork Board ha finalmente adottato un nuovo piano di gestione per l’impiego di antibiotici proattivi, elaborando strategie e collaborazioni da raggiungere attraverso ricerca e comunicazione. Dal Duemila sono stati investiti 5,3 milioni di dollari nella ricerca sulla antibioticoresistenza e sulla possibilità di individuare alternative a questi farmaci. Nel 2016 è previsto un ulteriore investimento da 1 milione di dollari da destinare alla ricerca e all’istruzione.

La Fao organizza il nuovo censimento dell’agricoltura mondiale: Nel 2016 partirà il nuovo censimento dello stato dell’agricoltura globale. Lo promuove la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura). Il censimento raccoglierà informazioni e statistiche provenienti da tutto il mondo. Secondo la Fao aiuterà a promuovere lo sviluppo agricolo e rurale, a garantire l’accesso alla terra, a migliorare la sicurezza alimentare e a ridurre l’impatto ambientale nocivo delle attività agricole. I dati raccolti consentiranno agli operatori del settore privato di assumere decisioni consapevoli che guideranno i loro investimenti nelle attività di agrobusiness.

Le gabbie arricchite favoriscono il benessere delle ovaiole: Le gabbie arricchite sono considerate un modo per bilanciare il benessere delle ovaiole con le esigenze produttive delle uova a livello commerciale. Tuttavia la cattiva gestione del grattatoio potrebbe impedire agli animali di esprimere alcuni dei comportamenti naturali, il cui incoraggiamento è invece alla base della progettazione delle gabbie arricchite. Il miglioramento dello scratch pad è al centro di un progetto di ricerca in corso realizzato dall’Agenzia francese per l’alimentazione, l’ambiente e la sicurezza sul lavoro (Anses) che sta cercando di colmare le lacune di alcuni attuali grattatoi e rendere più facile la loro gestione. “L’approccio comune per soddisfare la necessità di graffiare e di beccare è prevedere un pezzo di erba artificiale con la lettiera posta sulla sua parte superiore”, afferma Maryse Guinebretiere, responsabile del progetto di Anses.

Olio d’oliva, per l’Italia produzione a+58% sul 2014: E’ prevista a 3 milioni di tonnellate la produzione mondiale di olio, con un aumento del 22% rispetto alla campagna olearia dello scorso anno. E’ questa la fotografia che emerge dalla riunione del Coi, Consiglio oleicolo internazionale, svoltasi a Madrid lo scorso 3 novembre. “Le previsioni del Coi, secondo cui la produzione italiana potrebbe raggiungere le 350mila tonnellate, segnando un +58% rispetto alla disastrosa campagna del 2014-2015 è un segnale di speranza per tutto il settore, che ha pesantemente sofferto della scarsa quantità e qualità della produzione nazionale, flagellata dalla mosca olearia in tutta Italia e dalla Xylella in Puglia”, ha affermato il presidente di Federolio, Giuseppe Masturzo.

Ricerca europea sulla conoscenza delle etichette alimentari: Eurobarometro, il servizio di ricerca e analisi demoscopica dell’Unione europea, ha condotto un’indagine sui temi dello spreco alimentare e del comportamento dei cittadini di fronte alle date di scadenza e al termine minimo di conservazione. L’indagine è stata condotta dall’1 al 3 settembre 2015 in tutti i 28 Paesi della Ue intervistando 26.601 persone, di cui 1.003 in Italia. Il 67% degli italiani, rispetto a un valore medio europeo pari al 58%, quando fa la spesa o prepara da mangiare verifica sempre le date. Il 52% dei nostri concittadini, contro una media europea del 40% ritiene correttamente che la dicitura “da consumare entro” significa che il cibo non dovrebbe essere consumato dopo quella data. Il 20% però, contro una media europea del 28% confonde questa indicazione con il termine minimo di conservazione. Il 56% contro il 47% medio europeo interpreta correttamente il significato della scritta “da consumarsi preferibilmente entro il…”. Il 21%, contro il 24% medio degli europei, pensa che dopo tale data l’alimento non vada consumato.

L’inflazione torna timidamente a crescere: I dati provvisori per il mese di ottobre diffusi dall’Istat registrano un tasso complessivo di inflazione pari al +0,3% rispetto a ottobre 2014. Lo afferma Federdistribuzione in una nota in cui il presidente, Giovanni Cobolli Gigli, evidenzia il contenimento dell’inflazione “sebbene il dato complessivo sia fortemente influenzato dal ribasso dei carburanti. Tuttavia – sottolinea – anche senza questa componente il dato dell’1,1% registrato a ottobre 2015 è compatibile con una politica espansiva di incentivo ai consumi. Di questo c’è infatti bisogno, per puntellare e consolidare i segnali di ripresa che stiamo vedendo dall’inizio dell’anno, ma che sono ancora deboli se confrontati con la violenza della crisi che si è abbattuta sul Paese negli ultimi anni”.

Fonte: Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere.

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