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Flash dall’agroalimentare nazionale e internazionale del 28 agosto 2015

Accordo Confagricoltura, Vendemmia, sostegno del comparto zootecnico, modifica dell’Iva speciale, sull’epidemia di Xylella, pesanti effetti embargo russo

| Scritto da Redazione
Flash dall’agroalimentare nazionale e internazionale del 28 agosto 2015

Accordo Confagricoltura e UbiBanca a supporto delle aziende agricole. Confagricoltura e Ubi Banca hanno raggiunto un accordo di collaborazione basato sulla condivisione delle informazioni necessarie per valutare la situazione patrimoniale ed economico/finanziaria delle imprese agricole. Nello specifico, l’accordo prevede che le banche appartenenti al Gruppo Ubi Banca utilizzino anche i documenti prodotti dalle strutture di Confagricoltura per l’istruttoria delle richieste di affidamento avanzate dalle imprese agricole a essa aderenti. “Con l’avvio nel 2015 del Progetto credito Agricheck – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi – possiamo contare su diverse strutture territoriali della nostra Organizzazione dotate delle conoscenze e degli strumenti informatici, in grado di redigere puntuali situazioni patrimoniali e finanziarie delle imprese e dare loro un valido supporto tecnico per la preparazione dei dati e dei documenti necessari per l’istruttoria delle banche di una domanda di credito”.

Vendemmia in anticipo e aumento della produzione. Da oltre un decennio non era mai iniziata così presto la vendemmia in Italia, che quest’anno si prevede con una produzione stimata in aumento di almeno il 5% rispetto al 2014, per un totale atteso di circa 44 milioni di ettolitri di ottima qualità. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che il distacco del primo grappolo di uva da vino made in Italy del 2015 è avvenuto addirittura con quasi una settimana di anticipo rispetto allo scorso anno in Franciacorta, dove si raccolgono le uve bianche destinate alla produzione di spumanti che tradizionalmente sanciscono l’avvio della vendemmia in Italia. Con l’inizio della vendemmia si è attivato un motore economico che genera quasi 9,5 milioni di euro di fatturato solo dalla vendita del vino e che dà occupazione a 1,25 milioni di persone.

Subito interventi a sostegno del comparto zootecnico.Mentre si plaude all’approvazione definitiva della legge sull’agricoltura sociale che mette l’azienda agricola al centro di un nuovo welfare, per il presidente della Cia (Confederazione italiana agricoltori) Dino Scanavino occorre risolvere rapidamente la crisi del comparto zootecnico nazionale. Latte e carne, seppur con diverse sfumature, sono al centro di una lunga fase di difficoltà che richiede rapidità di intervento. Ritiri dal mercato di prodotti caseari da assegnare agli aiuti agli indigenti; ristrutturazione dei debiti delle aziende colpite dalla crisi; attività di promozione per il consumo di latte e carni italiane; sgravi fiscali. Sono questi alcuni possibili interventi da adottare con urgenza per invertire la rotta e calmierare gli effetti della congiuntura negativa che stanno vivendo gli allevatori. “Il prossimo Consiglio agricolo del 7 settembre – ha sottolineato Scanavino – rappresenta la prima occasione da non perdere”.

Il Governo pensa a una modifica dell’Iva speciale. Palazzo Chigi sta lavorando alla rimodulazione dell’Iva speciale sulle aziende agricole. Lo ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina. L’obiettivo è quello di allineare il modello italiano a quello europeo. “Basta vedere come lavorano Francia, Spagna e Germania sull’Iva per capire che esiste la possibilità di aggiornare anche il modello italiano, adeguarlo agli standard europei e in questo modo costruire un’operazione virtuosa per tutti, tanto per le grandi imprese agricole quanto per le piccole”, ha spiegato il ministro, secondo il quale l’operazione sull’Imu agricola e sull’eliminazione dell’Irap dal 2016 “può valere anche più di 500 milioni di euro”

Sempre pesanti gli effetti causati dall’embargo russo. Nelle scorse settimane in Russia sono stati distrutti formaggi e frutta provenienti da Paesi soggetti al blocco commerciale in vigore dal 6 agosto 2014 per Ue, Norvegia, USA, Canada e Australia. Si tratta di prodotti arrivati illegalmente attraverso Paesi confinanti o qui riconfezionati modificando il Paese d’origine. Questo divieto all’importazione in Russia, insieme alla riduzione degli acquisti cinesi e al generale aumento produttivo, ha comportato un generale crollo del prezzo del latte a livello mondiale. Il calo delle quotazioni, rispetto a un anno fa, si aggira infatti intorno al 50% in Nuova Zelanda e al 30% o più in Europa, determinando gravi ripercussioni per gli allevatori. Se da un lato in buona parte delle grandi aree lattiere del mondo gli allevatori si trovano a dover collocare il latte a prezzi insufficienti, dall’altro si assiste a una penuria di prodotti sugli scaffali dei negozi

Non si abbassa l’allerta sull’epidemia di Xylella. E’ prevista per venerdì prossimo, 28 agosto, la riunione del Comitato fitosanitario permanente dell’Unione europea che avrà come primo e secondo punto all’Ordine del giorno due informative riguardanti la Xylella. Nella prima i rappresentanti di Italia e Francia presenteranno al Comitato i recenti sviluppi delle epidemie registrate in Puglia e in Corsica e le misure intraprese o da intraprendere in base alla decisione di esecuzione comunitaria 2015/789; nella seconda i rappresentanti di Commissione e Stati membri daranno conto della possibilità introduzione di un programma Comunitario intensificato e cofinanziato per la ricerca sulla Xylella.

Fonte l'Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere.







 

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