Sabato, 27 aprile 2024 - ore 07.05

FORMULA 1 AD ABU DHABI: AMNESTY CHIEDE RILASCIO TUTTI I DISSIDENTI IN CARCERE NEGLI EMIRATI ARABI UNITI

Alla vigilia del Gran premio di Formula 1 di Abu Dhabi, in programma dal 23 al 25 novembre, Amnesty International ha sollecitato le autorità degli Emirati arabi uniti a rafforzare l’immagine di paese moderno che vogliono accreditare rilasciando incondizionatamente tutte le persone in carcere solo per aver criticato in forma pacifica il governo

| Scritto da Redazione
FORMULA 1 AD ABU DHABI: AMNESTY CHIEDE RILASCIO  TUTTI I DISSIDENTI IN CARCERE NEGLI EMIRATI ARABI UNITI

FORMULA 1 AD ABU DHABI: AMNESTY CHIEDE RILASCIO  TUTTI I DISSIDENTI IN CARCERE NEGLI EMIRATI ARABI UNITI

Alla vigilia del Gran premio di Formula 1 di Abu Dhabi, in programma dal 23 al 25 novembre, Amnesty International ha sollecitato le autorità degli Emirati arabi uniti a rafforzare l’immagine di paese moderno che vogliono accreditare rilasciando incondizionatamente tutte le persone in carcere solo per aver criticato in forma pacifica il governo.

“Il mondo, che è pronto ad assistere all’ultimo Gran premio della stagione e agli sfarzosi concerti che lo accompagneranno, deve sapere che le autorità emiratine sono impegnate in un’altra corsa: quella a ridurre al silenzio chi le critica e i difensori dei diritti umani”, ha dichiarato Samah Hadid, direttrice delle campagne sul Medio Oriente di Amnesty International.

Dal 2011 le autorità degli Emirati arabi uniti hanno intrapreso una incessante campagna repressiva contro difensori dei diritti umani, giudici, avvocati, accademici, studenti e giornalisti per eliminare completamente il dissenso nel paese. Molte persone hanno subito arresti arbitrari, sparizioni forzate, torture e processi irregolari. Come conseguenza, persone che hanno espresso opinioni critiche e dissidenti stanno scontando lunghe condanne unicamente per aver esercitato il loro diritto alla libertà d’espressione.

“Chiediamo pertanto ai protagonisti della Formula 1 di essere campioni dei diritti umani sul circuito di Abu Dhabi e negli eventi di intrattenimento e di essere la voce di coloro che sono stati ridotti al silenzio e ingiustamente incarcerati”, ha aggiunto Hadid.

“Chiediamo loro di premere sulle autorità emiratine affinché rilascino immediatamente e incondizionatamente tutti i prigionieri di coscienza in carcere solo per aver criticato in modo pacifico il governo o per aver chiesto il rispetto dei diritti umani”, ha concluso Hadid.

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