La dimensione politica europea è sempre stata percepita nel nostro paese come confusa e distante: sfugge infatti troppo spesso che dietro il "ce lo chiede l´Europa" ci sono dinamiche politiche, contrarietà e opposizioni tra istituzioni, tra Stati e soprattutto tra famiglie politiche. Eppure l´Europa è un luogo politico sempre più determinante ed il Parlamento Europeo, che dopo il Trattato di Lisbona è a tutti gli effetti co-decisore su tutte le materia di competenza dell´Unione, non è più solo un luogo di belle discussioni, ma un assemblea con poteri effettivi ed importantissimi per milioni di cittadini europei.Il rinnovo del prossimo Parlamento Europeo è per questo determinante per riscrivere il futuro dell´Europa, e per cambiare radicalmente quelle politiche delle maggioranze conservatrici che in questi anni hanno peggiorato le condizioni di vita di moltissimi cittadini europei e messo a repentaglio lo stesso percorso di integrazione.L´Europa, spesso dipinta come il luogo delle grigie tecnocrazie, deve tornare a far vivere gli ideali di pace e democrazia che ne stavano alla base.L´integrazione europea non può corrispondere infatti alla sola unificazione dei mercati, bisogna costruire l´Europa dei diritti, rafforzando ed aumentando tutele e prerogative della cittadinanza europea.Il lavoro deve essere il punto di partenza nella ricostruzione dell´Europa dei diritti. Occorrono politiche che facciano tornare a crescere l´economia europea creando così nuova occupazione, ma servono anche norme comuni per restituire dignità a tutti i lavoratori europei.
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