Onorevole Cofferati, che cosa pensa del nascente governo Renzi? Riuscirà a fare le riforme che tutti auspicano?
“L'esecutivo, stando alle consultazioni, potrà contare su una maggioranza uguale a quella precedente. Ma a differenza del governo Letta, in quello Renzi i partiti avranno bisogno di marcare di più la loro presenza rispetto alla stesura del programma. Sarà quindi difficile trovare un punto di incontro e il rischio di stallo è concreto”.
Quali dovrebbero essere, secondo lei, i punti fondamentali del programma di governo?
“Le priorità sono tre: crescita, lavoro e diritti. I grandi capitoli credo siano condivisi da tutti: nessuno è contro la crescita economica. E' su come ottenerla che sorgono i problemi. In Europa, ma anche in Italia, i conservatori perseguono la crescita attraverso il rigore, i progressisti chiedono invece un controllo della spesa, ma anche politiche di investimento”.
A quali diritti si riferisce?
“Quelli che riguardano la sfera produttiva e della cittadinanza. Ogni giorno vediamo che le forze nazionaliste in Europa mettono in discussione i diritti fondamentali, come la libertà di circolazione. E' successo in Inghilterra e in Belgio, può succedere altrove”.
Parlando di diritti legati al lavoro, servirebbe una maggiore tutela dei lavoratori atipici?
“Certo, c'è una vasta parte di lavoratori atipici che ha poche tutele e diritti. Prima di tutto il governo dovrebbe ridurre la platea dei contratti disponibili, che sono troppi. E poi ci deve essere una uniformità di diritti rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato. Ma senza arrivare a compromessi al ribasso”.
Intervista su Affari Italiani di di Tommaso Cinquemani
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http://www.affaritaliani.it/affari-europei/cofferati-200214.html
2014-02-23