Direttore, fai pure, fai pure i “tuoi” sondaggi sugli aspiranti sindaco, ma c’è chi un piede “ce” l’ha già messo (bada bene, messo e non…RIMESSO!), eccome…in quel di Palazzo Comunale! Andiamo oltre, va là. Se possibile mi garberebbe di sdrammatizzare un poco codesto esasperato clima pre-elettorale cittadino (c’è in ballo la sindacatura, d’accordo!), magari smontando argomenti troppo “macignosi” (da cui nacque il sostantivo “macigno”!), oltre modo fuorvianti di una caustica realtà quotidiana che così odo reclamare ad ogni angolo dell’urbe: “Non ce la fo più a tirare in fin della fine del mese!”. Meglio che l’ironico, esilarante, mio impenitente sguardo volga in ver a certi chiacchieraticci look dei due unici candidati sindaco (per gli altri candidati non c’è proprio storia!). Introduco per primo il signor Galimberti, promettendo che farò lo stesso per il signor Perri. “Vedete signor Gianluca, “haggiro” della “noaltri” Cremona si argomenta che voi siate l’Alfa e l’Omega, il Principio e la Fine, che voi siate quella Pietra che hanno scartato i costruttori, questa è divenuta capo d’angolo, quella Vetta che si staglia da sola, cime e vette minori la preparano e le fanno corona, e poi l’Antitesi e la Consonanza, che siate il Male (il male per Cremona…si sussurra dall’altra sponda). Macche, voi potete essere solo Bene (per Cremona, “ce” lo suggerisco io a quelli dell’altra sponda, va là). Mi soffermo volentieri ad osservarvi su quei manifestati già qua e là per l’urbe affissi. Vi scorgo col cipiglio del: “Adesso la faccio io Nuova Cremona!”, entusiasta di aver arcionato quella fiammante bici nuova di “pacca”. L’avete voluta voi stesso “quella” bicicletta, ora non vi resta che da pedalare e “tutta la vita”. L’hanno studiata bene quelli del vostro “circolo mediatico”, va là, la vostra immagine! Quanto al vostro look…facciamolo con camicia rigorosamente bianca, cravattino scuro tinta unita (tipo moda Matteo da primo della classe), collo camicia abbottonato, non sciattone alla “tronista”, maniche opportunamente rimboccate oltre gomito, quelle fanno tanto: “Scusatemi per il disagio ma oggi lavoro io”. Pantaloni attillati in tinta con la giacca a doppio petto, magari “canna di fucile” (le cartucce le avete di già in canna!). Scarpe nere lucide a punta. Non mancate di sfoderare un sorriso non di circostanza, bensì a 44 candidi denti. Imponetevi di contraccambiare gli spendibili abbracci (da elargire a tutti, nessuno escluso) in maniera tale che il vostro busto, con i restanti busti, con cotanto armonico gesto, possano finalmente essere all’unisono combacianti reciprocamente. Infine vi butterete, come un “affamato”, sull’impegno politico-sociale di cui tanto ha bisogno la nostra sempre bella e interessante Cremona, poiché c’è già chi sta facendo politica con la pattumiera. Se così non fosse a cosa è servito prendere vent’anni tutti in una volta sola? E questo dovrebbe essere tutto. O quasi tutto, perché il “bello” viene adesso, signor professor Gluca!
Giorgino Carnevali
(Cremona)
