Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 07.39

Gianni Farina ,candidato( PD-Siamo Europei) circoscrizione NordOvest si presenta (Video)

Il prossimo Parlamento Europeo avrà grandi poteri e grandi responsabilità. Vorrei portare a Bruxelles la voce delle lavoratrici e dei lavoratori che lottano per la pari dignità, per il lavoro, per i diritti, per una nuova Europa che sappia accogliere e portare avanti le loro speranze e i loro sogni.

| Scritto da Redazione
Gianni Farina ,candidato( PD-Siamo Europei) circoscrizione NordOvest si presenta (Video) Gianni Farina ,candidato( PD-Siamo Europei) circoscrizione NordOvest si presenta (Video) Gianni Farina ,candidato( PD-Siamo Europei) circoscrizione NordOvest si presenta (Video) Gianni Farina ,candidato( PD-Siamo Europei) circoscrizione NordOvest si presenta (Video)

Gianni Farina ,candidato( PD-Siamo Europei) circoscrizione NordOvest si presenta (Video)

Il prossimo Parlamento Europeo avrà grandi poteri e grandi responsabilità. Vorrei portare a Bruxelles la voce delle lavoratrici e dei lavoratori che lottano per la pari dignità, per il lavoro, per i diritti, per una nuova Europa che sappia accogliere e portare avanti le loro speranze e i loro sogni.

Questa intervista video è stata registrata da Daniele Marconcini segretario circolo Pd Roverbella

Ho partecipato difendendo il mio onore e la mia dignità 

Sono alla fine della scalata alla vetta ove ho sognato di scorgere le due bandiere: il tricolore della Patria italiana e il blu stellato dell’Unione a indicare gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d’Europa.

Una scalata in solitaria nel mezzo della tempesta di una primavera che tarda a mostrare la gioia della natura che si risveglia dal lungo sono invernale.

Già, in solitaria. Candidato da un partito che ha talvolta smarrito il senso di appartenenza ad un destino comune di impegno e lotta per i più deboli, per quelli che hanno bisogno, per i loro diritti, per dare un senso alle loro speranze di più giustizia e pari dignità tra i cittadini della nostra Italia e dell’Unione a cui guardiamo con immutata fiducia in un destino comune nel corso dei decenni e dei secoli a venire. Amo questo Partito come me stesso, consapevole che, al di là dei suoi limiti, rimane l‘unica forza composta da uomini e donne, giovani e anziani in grado di reggere la sfida della convivenza solidale e umana tra i cittadini che vivono il tempo che viviamo.

Ed è perciò ancora più accentuata l’amarezza con cui ho vissuto questa ennesima e straordinaria “campagna elettorale” per il rinnovo del parlamento europeo.

La percezione, girando per città e villaggi di Lombardia, Piemonte e Liguria, di un vuoto che sa di disimpegno da un appuntamento elettorale di straordinaria importanza per la costruzione di una nuova Europa liberata dai lacci e laccioli che l’hanno imprigionata in questi ultimi anni.

Guai a noi se perderemo la consapevolezza dello storico ruolo  che l’Europa è chiamata a svolgere nel contesto globale.

L’Europa ricca delle sue tante culture, sopravvissute alla crisi peggiore che ha investito l’occidente evidenziando i limiti di subalternità di alcune ricette fallimentari che guardano al novecento delle piccole patrie in lotta tra loro.

Ma quello sarebbe un errore drammatico perché non esiste soluzione per i problemi aperti, non si batte il terrorismo che si riaffaccia con il suo carico di odio e violenza, fuori da una unità e cooperazione europea, dal dialogo interreligioso ispirato da principi di pari dignità e laicità. In questa campagna elettorale ho potuto vivere il confronto tra due visioni dell’Europa. Ho cercato di restituire passione e il senso di una battaglia sui valoro fondamentali a partire dalla pace e dal rispetto della dignità di ogni persona.

La bussola per un programma di rinnovamento civile e morale dell’Italia e per una nuova Europa, c’è e vive negli articoli uno, due e tre della costituzione repubblicana e nella “carta dei diritti fondamentali dell’Unione”:

Il lavoro, la partecipazione e la rimozione di tutti gli ostacoli che impediscono l’effettiva uguaglianza di opportunità e l’accesso ai beni essenziali per ogni cittadino.

Sono temi che rimettono in primo piano l’Europa e quel parlamento che ci apprestiamo ad eleggere. Una riforma federalista che coinvolga città, regioni, lo stato centrale, l’Europa.

Con al centro i diritti umani, sociali e civili e i doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Ciò che ho potuto constatare, nella scalata alla vetta, è la sfida tra chi diffonde paure e grida più forte, e noi, uomini e donne che credono ancora in un processo positivo di cambiamento.

Ho notato il profilarsi di tre distinte visioni sull’Europa del futuro.

Una è quella propugnata dagli autocrati nazionalisti. È la via della distruzione. Distruggiamo l’Europa, mandiamola in frantumi. Una terribile prospettiva il ritorno agli stati nazionali che si sono combattuti e distrutti nelle due guerre mondiali del novecento contrassegnate da immani fenomeni di genocidio etnico, religioso e razziale. Da un lato, quindi, quelli che vogliono distruggere l’Europa, Dall’altro quelli che vogliono congelarla nell’immobilismo attuale. Non funzionerà poiché il mondo cambia rapidamente e se non cambiamo con lui finiremo per non essere più necessari e protagonisti per i nostri cittadini. Lottare per una nuova Europa, più unita e in grado di regge la sfida globale è la sfida dell’oggi è il compito del parlamento che verrà. È nell’abbracciare il futuro che i cittadini europei rimangono fedeli alle loro origini impegnandosi per l’avvenire dei loro figli e rendendo omaggio ai nonni che hanno lavorato per realizzare una società migliore nel solco dell’Unione europea annunciata dai padri fondatori. 

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MI PRESENTO Giovanni Farina detto Gianni

Sono nato in provincia di Sondrio, a Caiolo, nel 1941. La mia esperienza di lavoro inizia subito dopo la maturità, fuori dall’Italia, tra i boscaioli valtellinesi di San Remy de Maurienne. E’ stata solo la prima di una lunga serie di esperienze con cui ho portato per quaranta anni il mio Paese nel mondo.

Ho lavorato in Africa come tecnico delle costruzioni stradali e civili, poi in Svizzera come addetto alle costruzioni ferroviarie fino al 1985.

Sono stato eletto tre volte alla Camera dei Deputati – nel 2006, nel 2008 e nel 2013 nelle liste del Partito democratico – dedicando gran parte della mia attività alla politica estera.

Sono stato membro della Commissione permanente esteri-politiche dell’Unione Europea, all’OSCE dal 2006 al 2008 e nel Consiglio d’Europa a Strasburgo dal 2008 al 2013.

Figlio di antifascisti, sono iscritto da sempre alla sezione ginevrina dell’ANPI.

Chi mi conosce dice che sono una persona umile. Da decenni lavoro al servizio dell’Italia e degli italiani, onesti e lavoratori, giovani e meno giovani. Ed è questa l’Italia che voglio portare in Europa con le elezioni del 26 maggio.

Il prossimo Parlamento europeo avrà molti poteri in più di quello uscente, contribuirà in modo decisivo a definire le future politiche sociali, di accoglienza, di solidarietà, ma anche di sviluppo e occupazione. L’unico modo per fronteggiare l’odio di un populismo becero e di un sovranismo senza sovrani è il lavoro. Solo il lavoro può dare benessere agli italiani, in quella nuova Europa che sarà compito degli eletti riformare, sia a favore dei giovani che di coloro che hanno dato il loro contributo di crescita al nostro paese ma che credono nell’unione di tutte le nazioni europee in un progetto unitario.

Per questo mi candido per il Partito Democratico-Siamo Europei nella Circoscrizione Nord Ovest  che comprende Piemonte,Valle d’Aosta, Liguria ,Lombardia

Al servizio dell’Italia   per una nuova Europa!

GIANNI FARINA

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