Domenica, 19 maggio 2024 - ore 08.37

Giusto il taglio di 20 milioni del capitale sociale ma AEM spa non è al collasso di R.Bona (Pd)

Nella relazione su questa proposta di riduzione del capitale sociale di AEM vediamo che, a fronte dei debiti contratti per investimenti, l’azienda vanta comunque, tra beni patrimoniali e partecipazioni, un patrimonio almeno doppio rispetto al debito

| Scritto da Redazione
Giusto il taglio di 20 milioni del capitale sociale ma AEM spa non è al collasso di R.Bona (Pd)

Qui di seguito la dichiarazione di voto sulla deliberazione per “Riduzione del capitale sociale di AEM Cremona SpA” di Rodolfo Bona, capogruppo del Pd in Consiglio Comunale che ci ha cortesemente inviato e che pubblichiamo volentieri.

Ecco il testo: AEM S.p.A. è sempre stata ed è ancor oggi un’azienda strategica per la nostra città. La situazione attuale dell’azienda discende dalle scelte politiche e dagli indirizzi dati dalle amministrazioni che si sono susseguite e che hanno usato AEM non come “vacca da mungere”, come è stato detto in quest’aula dal consigliere Carpani, ma per fare investimenti e per erogare servizi ai cittadini cremonesi.

Pensiamo alla realizzazione del nuovo acquedotto, alla posa della rete di fibra ottica, all’acquisto delle reti idriche del Comune di Cremona o a quello dell’area dell’ex Annonaria o del parcheggio di via Massarotti. Non sono state scelte fatte dai manager ma dalle varie amministrazioni, anche di diverso colore politico. Tali scelte possono ovviamente essere giudicate nel merito per quanto riguarda la loro efficacia. Giusto ad esempio il positivo riferimento del Sindaco alla bontà delle scelte sull’idrico; così anche l’operazione City Hub potrebbe ad esempio diventare un’operazione di prospettiva.

Non dobbiamo del resto dimenticare che alcuni servizi, come l’illuminazione pubblica o la segnaletica sono a carico dell’azienda e non vengono remunerati.

Nella relazione su questa proposta di riduzione del capitale sociale di AEM vediamo che, a fronte dei debiti contratti per  investimenti, l’azienda vanta comunque, tra beni patrimoniali e partecipazioni, un patrimonio almeno doppio rispetto al debito. Anche dopo l’opportuna decisione di immettere sul mercato alcuni asset, che ha portato alla svalutazione degli stessi, per effetto della differenza tra il loro valore nominale e quello di mercato.

Quindi dobbiamo fare attenzione ai termini ed alle espressioni che utilizziamo. Il termine “buco” e l’espressione “mandata a fondo” sono impropri e ingenerano confusione, così come i riferimenti a varie malattie, possono ingenerare timori.

Come è stato detto dal Sindaco c’è una “tensione finanziaria da riequilibrare”. AEM è dunque un’azienda sana che, per essere rilanciata, ha però bisogno di essere sostenuta, proseguendo un processo già in atto.

Un’azienda che ha bisogno solo di essere rimessa a regime in modo ordinato e che, come già evidenziato dall’ex presidente Franco Albertoni, durante il Consiglio Comunale del dicembre 2013,

si è assunta la responsabilità di operazioni gravose di investimento, per non interrompere l’infrastrutturazione e l’erogazione di alcuni servizi per la città.

Il Gruppo consiliare del PD esprime dunque il proprio parere positivo alla deliberazione sulla “Riduzione del capitale sociale di AEM Cremona SpA”, atto tecnicamente ineccepibile nelle sue motivazioni, nella consapevolezza del ruolo positivo svolto dall’azienda per la nostra città e nella convinzione che, nel mutato scenario economico e di sistema, essa continuerà a svolgere, con quella “continuità aziendale” oggi assicurata dal Sindaco, il proprio ruolo strategico’.

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