La falsa e maleodorante retorica su stato sociale, lavoro per tutti, treni in orario ecc., evidentemente dura a morire e offensiva per l'intelligenza umana, viene ancora oggi sventolata da chi, per superficialità e ignoranza o per utile tornaconto politico, cerca ancora di sdoganare il fascismo nascondendo le nefandezze di quel regime.
La creazione dello stato sociale e delle infrastrutture sono fatti storici comuni a tutta l'Europa della seconda rivoluzione industriale non certo annoverabili a iniziative del dittatore; se del caso, Mussolini, nella difesa delle classi padronali contro le rivendicazioni dei lavoratori, ne rallentò la creazione e ne limitò l'azione, riservandone peraltro l'accesso ai soli iscritti al partito unico fascista.
Mussolini e il suo regime incarcerarono, deportarono, uccisero, straziarono vite e famiglie di italiani oppositori del regime, sia di propria iniziativa che a fianco dell'alleato Hitler, con gli esiti disastrosi per l'Italia del dopoguerra che tutti conoscono.
Solo coloro che si opposero al fascismo e ricostruirono il Paese dalle macerie per far nascere bella Italia, repubblicana, libera e democratica in cui oggi viviamo e in cui oggi anche il Consigliere Ventura può esprimere la sua voce dissonante senza rischiare di essere incarcerato, sono degni di elogio.
Lapo Pasquetti Sinistra Ecologia Libertà - Cremona