Sabato, 27 luglio 2024 - ore 03.40

Guerra del gas: la Bulgaria congela il Southstream

Il Presidente bulgaro, Rosen Plevneliev, sospende le trattative per la realizzazione del gasdotto

| Scritto da Redazione
Guerra del gas: la Bulgaria congela il Southstream

Il gasdotto è stato  concepito da Putin per incrementare la dipendenza dell'Unione Europea dal gas della Russia. Il tecnico Georgi Bliznashki nominato Premier di un Governo di transizione

Un'impasse per la Bulgaria e un buffetto per Putin. Nella giornata di martedì, 5 Agosto, la Bulgaria ha ufficialmente congelato la realizzazione del gasdotto Southstream in attesa del via libera definitivo da parte dell'Unione Europea.

La decisione, presa dal Presidente bulgaro, Rosen Plevneliev, pone un'ulteriore freno a un gasdotto concepito dal Presidente russo, Vladimir Putin, per incrementare la dipendenza dell'Europa dal gas della Russia, per bypassare l'Ucraina come Paese di transito del carburante russo in territorio UE, e, sopratutto, per contrastare la politica di diversificazione delle forniture di oro blu avviata dalla Commissione Europea.

Per tutte queste ragioni, l'Unione Europea ha dichiarato il Southstream un progetto che non gode dello status di priorità che, invece, Bruxelles ha concesso ad altre infrastrutture come il Gasdotto Trans Adriatico -TAP: concepito per veicolare gas dall'Azerbaijan in Italia attraverso Grecia ed Albania- e un alto numero di rigassificatori per importare LNG da Qatar, Egitto, Norvegia è Stati Uniti d'America.

Già lo scorso Giugno, in seguito alle proteste della Commissione Europea, la Bulgaria è stata spinta a congelare la realizzazione del Southstream, che tuttavia ha ripreso vigore in seguito alla spinta della forte lobby filorussa presente, e ben radicata, nella politica del Paese.

"Continuiamo a sostenere il Southstream, mani un periodo di crisi come quello di oggi non c'è tempo per le grandi infrastrutture che non godono di un ampio sostegno sociale e internazionale" ha dichiarato il Presidente Plevneliev durante la nomina del nuovo Governo, come riportato dal sito ufficiale della Presidenza della Bulgaria.

Assieme al congelamento ufficiale del gasdotto di Putin, il Presidente bulgaro ha presentato la nuova squadra di Governo capitanata dal Premier, Georgi Bliznashki: un tecnico, di provenienza socialista, fortemente critico con il precedente esecutivo dell'indipendente Plamen Oresharski, che ha potuto governare grazie al consenso del Partito Socialista Bulgaro fino alla vittoria del Partito moderato GERB nelle scorse Elezioni Europee.

L'esecutivo tecnico -di cui fanno parte anche l'ex-consigliera del Presidente Plevneliev, Ekaterina Zakharieva, nominata Vicepremier con delega agli Affari Regionali, l'ex-membro del Ministero delle Finanze, Rumen Porozhanov come titolare del medesimo Dicastero, e l'ex-membro del National Democratic Institute, Daniel Mitov come Ministro degli Esteri- ha il compito di preparare il bilancio dello Stato e di traghettare il Paese alle Elezioni Anticipate.

La Georgieva ufficialmente avversaria della Mogherini e di Sikorski

Infine, il Presidente Plevneliev ha anche nominato ufficialmente Kristalina Georgieva candidata della Bulgaria ad Alto Rappresentante della Politica Estera e di Difesa UE.

Con la nomina ufficiale, la Georgieva è la terza candidata ufficiale a Ministro degli Esteri dell'UE: un ruolo che la politica bulgara dovrà contendere al Ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, e a quello polacco, Radoslaw Sikorski, supportati rispettivamente dai Socialisti e Democratici Europei e da una larga parte del Partito Popolare Europeo.

Matteo Cazzulani, Analista Politico dell'Europa Centro-Orientale, Twitter @MatteoCazzulani

 

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