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I lavoratori del carcere denunciano una situazione insostenibile

| Scritto da Redazione
I lavoratori del carcere denunciano una situazione insostenibile

CASA CIRCONDARIALE DI CREMONA. I lavoratori del carcere denunciano una situazione insostenibile
La FP-CGIL di Cremona, con la presente missiva,  intende  illustrare  la difficile situazione lavorativa in cui versa il personale civile della Casa Circondariale di Cremona,

La gravità della condizione lavorativa del personale  si è acuita a causa di recenti trasferimenti di figure professionali verso altri istituti e per il pensionamento di un collaboratore amministrativo.

La carenza  cronica  dell’organico, accompagnato dall’aumento esponenziale dei carichi di lavoro in funzione del sovraffollamento della popolazione detentiva e in prospettiva dell’imminente apertura del nuovo padiglione detentivo, pronto ad ospitare altri detenuti, hanno aggravato, rendendola insostenibile, la situazione lavorativa.

La situazione più allarmante riguarda l’area contabile.

Bisogna rappresentare che l’attuale pianta organica della Casa Circondariale di Cremona vede in servizio 4 contabili  ma solo sulla dotazione organica del Ministero della Giustizia.

Per la motivazione della  scelta del Dirigente della Casa Circondariale di Cremona, un contabile viene impiegato  nell’area segreteria. Scelta giustificata dalla Direzione dal fatto che non vi sia altro personale in servizio, per competenza e esperienza, che potesse prenderne il posto, cosa non vera visto che negli altri Istituti tale compito è ricoperto da agenti di polizia penitenziaria.

Di fatto i contabili dai 4 previsti sono sempre stati 3.

Questo ha difatti creato un aumento dei  carichi di lavoro per il restante personale rimasto nell’area, il quale  nel corso degli ultimi anni ha dovuto farsi carico del  lavoro . . . e soprattutto le “responsabilità” previste dal ruolo rivestito.

A tutto questo si è aggiunta la scelta, da parte del Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria di Milano di inviare in missione dalla fine del 2011  presso la Casa Circondariale di Mantova uno dei tre contabili cremonese , la scrivente O.S. con propria lettera ne ha chiesto la revoca. Così facendo i contabili sono passati  da 3  a 2.

Il risultato di tale scelta è stato quello di creare disservizi, arretrati e soprattutto stress lavorativo che ha colpito, indistintamente i componenti dell’area contabile .

Inoltre, come  se non bastasse la situazione sopra descritta, il Dirigente dell’istituto cremonese “ha ricompensato” tramite un documento ufficiale dell’Amministrazione, i lavoratori in servizio presso l’Area Contabile etichettandoli  con frasi lesive della dignità professionale e personale per le quali si attendo ancora spiegazioni da Milano.

Questa situazione sta diventando  inaccettabile! E’ inoltre  inaccettabile che un’Amministrazione dello Stato, a livello regionale, emani un ordine di servizio, per riportare il “quarto” contabile in ragioneria, salvo dopo pochi giorni disattenderlo nella pratica facendo un passo indietro; gettando il personale interessato, nella più totale confusione!

La scrivente O.S. denuncia tale situazione a tutti i livelli facendosi promotrice di una serie di iniziative anche a livello politico perché tale incresciosa vicenda venga a soluzione.

La Segreteria Provinciale FP-CGIL Cremona
Cremona,  29 maggio 2013

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