Domenica, 28 aprile 2024 - ore 17.50

IL GIORNALISTA

Claudio Beniywoll

| Scritto da Redazione
IL GIORNALISTA

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Capitolo XXX

 

Nella scatoletta, la quale aprì subito, c’erano dentro una serie di cioccolatini dai gusti diversi.

O quella donna era in gamba nel saper cogliere i suoi gusti o con quel gesto voleva sperare che mangiandoli, sarebbe divenuto più dolce.

Stava già scartando il secondo dolcetto, quando gli arrivò una chiamata interna.

Rispose.

«Non li mangi tutti» lo ammonì la voce della segretaria.

«Cosa le fa credere che li mangerei tutti? Ha forse messo una telecamera, mi spia?»

«Non ce n’è bisogno, quei cioccolatini sono molto golosi» dalla voce si sentiva che stava sorridendo.

«Lei, lei torni... pensi al suo lavoro che al mio diabete ci penso io» rispose fingendo di arrabbiarsi con lei.

Un’ora dopo chiamò al suo ufficio il vicedirettore, il caporedattore e il caposervizio che si occupava dell’attentato alla stazione ferroviaria.

«Com’è possibile che ancora una volta non si sappia chi è il colpevole?»

Li guardò sapendo che loro non potevano avere una risposta.

«Che cosa sono diventati, tutti esperti di delinquenza? Dove sono finiti quei criminali incapaci che un teppismo lo raffazzonavano?»

«Non le abbiamo le risposte Amedeo, noi stiamo a quello che ci dicono dai resoconti delle indagini» giustificò il vice.

«Mi sono per caso perso una pubblicazione di un manuale del perfetto criminale?»

Continuava a rimbrottare prendendosela con loro.

«Su, via, andate. Non ho altro da aggiungere».

Voleva fare ancora un ultimo tentativo, per assicurarsi che le sue architetture le calcolasse nei minimi dettagli.

 

To be continued...

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