«I socialisti non fanno parte del Pd. Quindi, a loro non deve riguardare quel che accade all’interno del Pd. Siamo però cremonesi e ci interessa molto quel che accade a Cremona e come la pensano i dirigenti di quello che è il più grande partito della coalizione di centrosinistra e della città intera. Un paio di passaggi degli ultimi comunicati democratici hanno ben rafforzata la nostra già salda intenzione di non aderire al Pd, pur condividendo pienamente la linea del gruppo e della segreteria cittadina. ‘Sostegno alla giunta senza se e senza ma’ si leggeva: ora, non c’è nulla di più lontano dalla cultura riformista e dalla buona politica che pensare, in modo assoluto e dogmatico, quasi la realtà fosse una variabile di cui in politica nemmeno ci si debba curare». Il ‘senza se e senza ma’, di gran moda nella mia coalizione, è un concetto odioso: spesso nasconde, infatti, una certa supponenza ed arroganza verso la realtà e riassume in sé il concetto di massimo, assoluto e immodificabile. Concetti che nulla hanno a che vedere con la politica e con l’amministrazione di una comunità che, in quanto tale, è in continua evoluzione. Noi potremo sostenere la giunta fino all’ultimo istante, ma mai diremo che lo faremo a priori, acriticamente e in modo del tutto fideista. E questo poiché i socialisti non nascono pretoriani e rifiutano l’idea di infallibilità, cara invece ad altre culture. Afferamare ‘senza se e senza ma’, mette un paio di occhiali neri all’intelletto , toglie alla politica il proprio ruolo di analisi della realtà, cancella il concetto di critica e con esso quello di miglioramento, castra ogni evoluzione del pensiero e condanna ad una esperienza politica fatta di preconcetti da seguire come fossero il Verbo. No, grazie, ci teniamo ben volentieri il nostro senso critico e la nostra libertà intellettuale. Solo così il nostro sostegno potrà essere autentico, profondo, vero».
Paolo Carletti segretario PSI e Consigliere Comunale di Cremona eletto nelle liste del PD