Giovedì, 09 maggio 2024 - ore 20.01

Il Segretario di ADUC Mastrantoni: ‘Il 2015 sarà davvero un anno felix?’

Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha dichiarato che «il 2015 sarà un anno felix». Vero o no? Il parere di Primo Mastrantoni, Segretario di ADUC

| Scritto da Redazione
Il Segretario di ADUC Mastrantoni: ‘Il 2015 sarà davvero un anno felix?’

Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha dichiarato che «il 2015 sarà un anno felix». In effetti, alcune condizioni sono favorevoli: il prezzo del petrolio a 50 euro al barile, con minori costi energetici, l’euro a 1,18 sul dollaro (a inizio anno era a 1,37), che favorirà le esportazioni, soprattutto verso gli USA. Inoltre, fra 10 giorni la BCE dovrebbe annunciare alcune misure di intervento, il famoso Quantitative Easing, che consentirà alle banche di liberarsi dei titoli governativi e avere consistenti liquidità a disposizione per gli investimenti. Gli italiani, nel frattempo, hanno messo da parte i propri risparmi nell’attesa di tempi migliori (+ 44 miliardi lo scorso anno). Insomma, le condizioni per migliorare ci sarebbero, ma alcuni problemi permangono, quali per esempio la burocrazia (altro che quella europea) e un sistema di frammentazione delle competenze, suddivise tra Comuni, Province (ancora!), Regioni e Stato e dei relativi addentellati (si pensi alle partecipate) che strangolano qualsiasi iniziativa. Questo dovrebbe essere l’anno della razionalizzazione del nostro sistema istituzionale, ma quello avviato con il Senato non ci convince affatto. La riforma, a nostro parere, doveva avere due obiettivi: modificare le attribuzioni delle due Camere, differenziandole e diminuire (dimezzare) il numero dei parlamentari. Si sarebbe ottenuto un Parlamento più snello (473 parlamentari in meno) e più funzionale. Invece, si è scelto di varare un Senato delle Regioni, pur non essendo la nostra una Repubblica federale come la Germania, e inoltre con una confusa attribuzioni di funzioni. Quanto ai costi, argomento che ha dominato le cronache di questi mesi, non si vede un gran risultato: i Consiglieri Regionali-senatori non riceveranno stipendio, ma le altre spese saranno sempre presenti: diaria, viaggi, segreterie, collaboratori ecc.

Primo Mastrantoni, Segretario di ADUC

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