"Gli italiani sono stati un popolo di emigranti e questo
ci impone il dovere di guardare a quanti vogliono venire in
Italia con totale apertura di cuore, di dar loro la
possibilita' di un lavoro, di una casa, di una scuola per i
figli e l'opportunita' di un benessere che significa anche
la salute e l'apertura dei nostri ospedali". Queste
parole eversive non sono quelle di un pericoloso estremista
di sinistra, ma sono state pronunciate dal premier Silvio
Berlusconi nell'agosto del 2009 intervenendo a Nessma TV,
canale satellitare tunisino appena acquistato". E'
quanto rende noto Jean-Leonard Touadi, deputato del Partito
Democratico.
"Oggi, invece, il nostro premier a Lampedusa - fra
l'acquisto di una casa sul mare, la proposta di un campo
di golf, di una ripitturata dell'isola e uno sconto sulle
tasse - passa dalla teoria dell'accoglienza a quella del
respingimento educativo: 'sarebbe il segnale più forte -
ha affermato - per dire: e' inutile che paghiamo se poi ci
riportano indietro'. Se in Italia siamo ormai abituati al
fatto che un primo ministro possa compiere queste giravolte
e prodursi in piazzate stile Vanna Marchi, all'estero non
e' cosi': da uno statista si e' soliti pretendere serieta' e
coerenza. Altrimenti - conclude ironicamente Touadi - si
finisce che al re della televisione non venga concessa
neanche piu' una videoconferenza".
Roma, 30 marzo 2011