Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 15.51

In ricordo di Franco Dolci: condoglianze e testimonanze

Eugenio Lotti . Andrea Virgilio .Marco Pezzoni.Rossella Zelioli.Cgil Cremona.Cinzia Fontana (parlamentare Pd).Il cordoglio del comune di Cremona. Paolo Carletti PSI Cremona.Carlo Vezzini Presidente provincia di Cremona

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Eugenio Lotti Non ho mai avuto un gran rapporto con Dolci ma lo stimavo come persona, onesta e per bene. Condividevo, con Dolci, l'amore per i libri, anche se culturalmente di assai diverso orientamento. La sua biblioteca, rifornita maniacalmente per anni, dovrebbe contare parecchie migliaia di volumi. Condoglianze ai famigliari. RIP.

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Andrea Virgilio : Un insegnamento di coloro che hanno fatto la storia del Partito Comunista Italiano è il profondo rispetto per la cultura popolare, per le cose semplici e quotidiane, è la loro capacità di tracciare traiettorie culturali sulle cose semplici e di rendere semplici e concreti i grandi ideali. Oggi la sinistra non è solo divisa, ma ha smarrito i riferimenti comuni, oggi le forze di sinistra si accusano fino all'assenza di un reciproco riconoscimento. Le cause e le responsabilità sono molteplici e forse è persino inutile individuarle tutte, forse siamo semplicemente figli della frammentazione e del relativismo. Per queste ragioni quando ricorderemo persone come Franco Dolci saremo forse più consapevoli di un orgoglio comune, quello delle nostre radici e di una storia meravigliosa e drammatica non ancora finita.

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Marco Pezzoni : Da giovane Franco Dolci aveva fatto parte del Movimento della pace, organismo ispirato dal PCI all'inizio della Guerra fredda. Di quel respiro e di quella visione Franco si è sempre nutrito e i suoi pensieri sono sempre stati "ampi" anche quanto parlava di piccole cose. E sempre, anche nel confronto più duro, manteneva una dolce ironia.

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Rossella Zelioli : un grande compagno. Ricordo la sua orazione ai funerali civili di mio nonno paterno, tanti tanti anni fa. Ero piccola allora. Ricordo alcuni incontri con lui, la sua cultura classica tanto levigata eppure tanto adeguata al popolo cui parlare. NOn alla gente, al popolo. C'erano idee, grandi idee. E grandi parole. Come è giusto che sia, sempre, se c'è la sinistra. Ora che non ci sono, vorrà ben dire qualcosa.

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Cgil Cremona : Il Comitato Direttivo della Cgil provinciale, tutti i compagni e tutte le compagne della Camera del lavoro di Cremona sono vicini a Mimmo Dolci e alla sua famiglia, ed esprimono cordoglio per la perdita del padre Franco Dolci, dirigente della nostra organizzazione negli anni 1948-49. La sua appassionata e combattiva dedizione al movimento dei lavoratori resta un esempio anche per le generazioni a venire.

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Cinzia Fontana (parlamentare Pd) : Ha attraversato da protagonista la storia del '900 cremonese, con il suo impegno e la sua passione profonda per la politica, per il movimento cooperativo, per la cultura, per il territorio...e per il grande fiume. E lo ha fatto con cura, intelligenza, rigore morale, umanità e idealità. Insomma, con amore. Alla moglie e al caro figlio Mimmo mi stringo con commozione e affetto. Trovo emozionante la conclusione del saggio introduttivo scritto da Franco Dolci al libro "I mestieri di Po": A noi, ultima generazione che poté godere pienamente di questo splendido lembo di natura fluviale e perifluviale, capita spesso di ricordare un brano di “Walden ovvero la vita nei boschi” di Henry David Thoreau: “Ci occorre il tonico dello stato selvaggio, ci occorre talvolta passare a guado i pantani dove si nasconde il tarabuso e ascoltare il verso del beccaccino; sentire il profumo delle fruscianti carici dove soltanto qualche uccello più selvatico e solitario costruisce il suo nido. Non si può essere stanchi della natura. Dobbiamo trovare ristoro alla vista di un vigore inesauribile, di qualità vaste e titaniche, della costa marina con i suoi relitti, dei luoghi desolati con i loro alberi vivi e putrescenti, della nube burrascosa e della pioggia che dura tre settimane e provoca le piene. Abbiamo bisogno di vedere infrangere i nostri confini”. E ci ripetiamo allora quei versi da un’epigrafe di Edgar Lee Masters: “Copritemi con le conchiglie del fiume, io vissi amando la terra e il cielo”. Un vivere da uomini, non vi pare?

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Il cordoglio comune di Cremona: “Il cordoglio di tutta la Giunta comunale e della Presidenza del Consiglio per la morte di Franco Dolci, grande uomo, politico e amministratore che ha tanto fatto per il nostro territorio ricoprendo ruoli diversi e strategici. Ci stringiamo attorno a tutta la famiglia, agli amici e a coloro che hanno fatto un pezzo di strada con lui e che lo hanno stimato per il suo operato sempre a favore del bene comune"

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Paolo Carletti PSI Cremona La segreteria provinciale del PSI saluta con un abbraccio fraterno il compagno Franco Dolci, uno di coloro che hanno dedicato la vita alla giustizia sociale ed al progresso della società, che questo divenga la sua eredità a favore di chi si avvicina allo splendido mondo della politica e dell'amministrazione .

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Carlo Vezzini Presidente provincia di Cremona E’ venuto a mancare un grande uomo, un paladino della giustizia sociale, della libertà e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici: Franco Dolci.

Così riferì  nell’adunanza dell’ 11 agosto del 1975, appena eletto Presidente della Provincia di Cremona, con il suo vibrante discorso di insediamento, davanti al consiglio provinciale: “…fare della Provincia un centro di vita democratica, antifascista, un momento di quella vita pluralistica che è un derivato della migliore tradizione liberale, della Resistenza e della Costituzione che dovranno essere punti permanenti di riferimento del nostro comportamento quotidiano”.

Franco era un testimone della guerra di Liberazione, un amministratore lungimirante ed innovativo, di cui, tra le tante opere promosse, ricordiamo, in particolare, il ponte sul Po a san Daniele e la più acclamata manifestazione culturale, di respiro internazionale, che il territorio abbia conosciuto, ‘Recitarcantando’, nata nel 1976.

Sentiamo e sentiremo tutti la sua mancanza, delle sue parole e delle sue testimonianze sulla Liberazione che, come fotogrammi uno accanto all’altro, illustravano gli ideali, la coerenza, l’integrità, la generosità, l’umanità che appartenevano a Franco stesso, che con grande carisma trasmetteva a chi gli stava attorno. Un esempio per tutti noi.

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