Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 19.20

Incendi ripetitori telefonia. NO alla violenza| Andrea Ladina (Verdi Cremona)

Vogliamo esprimere la nostra non condivisione verso azioni anonime che non contribuiscono ad allargare il fronte di chi si impegna a difesa dell’ambiente.

| Scritto da Redazione
Incendi ripetitori telefonia. NO alla violenza| Andrea Ladina (Verdi Cremona)

Incendi ripetitori telefonia. Condanniamo la violenza| Andrea Ladina dei Verdi Cremona

 Egregio direttore, la notizia di questi giorni del ripetersi degli incendi dolosi ad antenne della telefonia mobile, l’ultimo incendio ad Offanengo (aprile 2021) a Casale cremasco (gennaio 2021) e a Casalmorano (giugno 2020) ci obbliga ad informare i cittadini sulla nostra posizione riguardo a queste azioni.

 Innanzitutto vogliamo esprimere la nostra non condivisione verso azioni anonime che non contribuiscono ad allargare il fronte di chi si impegna a difesa dell’ambiente.

I Verdi dichiarano senza mezze misure che tutte le battaglie a difesa della salute e dell’ambiente debbono essere combattute a viso aperto e in modo responsabile e tale da rendere sempre possibile un confronto critico senza colpi bassi e senza nascondersi di notte, ma affrontando i problemi alla luce del sole.

 La questione che stiamo affrontando è seria e riguarda la possibilità che il dilagare degli impianti di radiotelefonia possa generare pericoli per la salute a causa della sempre maggior potenza delle onde elettromagnetiche. Lo sviluppo, infatti, del sistema della telefonia mobile sta avvenendo in maniera troppo rapida senza che ci sia una adeguata informazione sui rischi.

C’è troppa fretta nell’installare queste antenne per la rete 5G e nel procedere all’assegnazione di nuove frequenze. Il business della radiotelefonia è ormai diventato, stratosferico e vuole imporsi con troppa fretta su tutto. Siamo contrari, dunque, all’aumento dei limiti di radiazione e riteniamo che i segnali e le comunicazioni debbano essere trasmesse maggiormente via cavo.

 Gli effetti della nuova tecnologia 5G sull’am - biente naturale non sono ancora chiari, vale quindi il principio di precauzione e chiediamo una moratoria nella sperimentazione di questa tecnologia 5G sino a quando non sia pianificato un coinvolgimento attivo degli Enti pubblici deputati al controllo sanitario e ambientale.

Nel frattempo nessuna «lotta armata» di qualsiasi genere, compresi gli incendi e le distruzioni agli impianti dei 5G può essere condivisa. Usiamo gli strumenti ben più efficaci che derivano dalla discussione non violenta compresi i molteplici argomenti che scienziati, medici e studiosi dell’elet - tromagnetismo hanno messo in campo chiedendo una moratoria al proliferare degli impianti 5G.

Andrea Ladina Presidente provinciale dei Verdi Cremona

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