Terzo settore e mondo della cooperazione sociale sempre più coinvolti per promuovere l’inserimento dei cittadini stranieri regolarmente residenti
Nel giugno 2005 il Comune di Cremona e la Provincia di Cremona, unitamente a Forum Provinciale Cremonese dell’Associazionismo, del Volontariato e della Cooperazione Sociale, Caritas Diocesana di Cremona, Segretariato Diocesano Migrantes e Centro Studi Ricerche Sociali hanno sottoscritto un protocollo di intesa per realizzare interventi a favore dell’integrazione degli stranieri, in particolare attraverso l’istituzione del Centro Interculturale che ha operato come luogo di confronto e promozione delle iniziative rivolte a migranti e a cittadini cremonesi.
Per dare continuità e consolidare le attività del Centro Interculturale si è ritenuto opportuno coinvolgere in modo più diretto i soggetti del Terzo Settore e della cooperazione sociale, migliorando in tal modo il raccordo con le attività istituzionali e con i diversi servizi del territorio.
Di conseguenza, su proposta dell’assessore ai Diritti di Cittadinanza Maria Vittoria Ceraso, la Giunta ha approvato la bozza del protocollo di intesa tra soggetti pubblici e del privato sociale con la finalità di promuovere il Centro interculturale “Mondinsieme” e la rete territoriale per l’inserimento nella società cremonese dei cittadini stranieri regolarmente residenti. Il protocollo di intesa ha come scadenza il 31 dicembre 2014.
“L’Amministrazione - dichiara al riguardo l’assessore Maria Vittoria Ceraso - ha dato avvio alla riprogettazione del Centro Interculturale, unitamente a tutti gli altri attori diversamente coinvolti, pensando non solo alle politiche della coesione sociale ma anche alle possibilità future di nuovi partner nella rete territoriale, nell’ambito della quale il Centro Interculturale possa essere considerato sia un’unità d’offerta del Comune di Cremona sia il soggetto competente per la gestione della funzione operativa della rete stessa. Nell’ambito della riprogettazione è stata così individuata una nuova sede che permetta un’ottimizzazione delle risorse, senza alcun ulteriore onere, ed un ampliamento della funzionalità del Centro, collocandolo in largo Madre Carelli n. 5, presso la struttura che ospita già altri servizi delle Politiche Sociali rivolti alla famiglia: questa scelta potrà garantire una segreteria stabile, aumentando i tempi di funzionamento del Centro Interculturale, un maggior numero di spazi d’incontro nonché maggiori connessioni con altre unità d’offerta comunali.”
“Per dare quindi attuazione alla rete territoriale finalizzata all’inserimento nella società cremonese dei cittadini stranieri regolarmente residenti – conclude l’assessore - è stato predisposto uno specifico protocollo d’intesa, gia condiviso con i soggetti pubblici e del privato sociale (Provincia di Cremona; Forum Provinciale Cremonese dell’Associazionismo, del Volontariato e della Cooperazione Sociale; Caritas Diocesana di Cremona; Segretariato Diocesano Migrantes; Unione Immigrati; Azienda Sociale del Cremonese) che ho illustrato in Giunta e che è stato approvato all’unanimità”.
L’interazione positiva tra italiani e stranieri non deriva dalla sola convivenza, ma è un programma di lavoro che deve vedere impegnati soggetti del pubblico e del privato sociale in azioni quotidiane volte a facilitare le relazioni tra le persone, realizzare progetti, individuare strumenti a supporto degli operatori dei servizi.
Il Protocollo d’intesa promuove pertanto una rete di fatto finalizzata a garantire l’accesso ai servizi, favorire l’esercizio di diritti e doveri, promuovere la conoscenza e il rispetto reciproco tra le culture. Poiché il Centro Interculturale, tra le azioni d’integrazione che mette in campo, è nella quotidianità chiamato ad intervenire su temi e in contesti che si collocano in ambito sociale e formativo (organizzazione di iniziative a favore di gruppi svantaggiati, interventi di mediazione nei quartieri ecc.), si è pensato di ampliare il collegamento con le attività e le competenze del Settore Politiche Sociali, per renderne più efficaci azioni ed interventi soprattutto verso le famiglie, la cui presenza nel corso degli ultimi anni è andata aumentando.
Cremona, 5 settembre 2012
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