Interrogazione del Movimento 5 Stelle sulle pensioni dei ferrovieri

Il Movimento 5 Stelle, tramite il deputato Davide Tripiedi, ha depositato un’interrogazione parlamentare che mette al centro la non ancora risolta questione delle pensioni dei macchinisti delle ferrovie. Da anni i macchinisti chiedono di eliminare o quantomeno armonizzare l’ingiustizia subita dalla tristemente nota legge Fornero, che ha portato la loro età pensionabile dai 58 ai 67 anni. Lo hanno fatto anche nello “strano” incontro con i rappresentanti della Ragioneria Generale dello Stato, lo scorso 19 febbraio, armati di documenti e dati che attestavano il fatto che, per riportare l’età pensionabile del comparto a 58 anni d’età, erano necessari circa 3 milioni di euro l’anno, ossia 10 in 3 anni. Tali cifre erano quelle stabilite, circa un anno fa, anche dal sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Pierpaolo Baretta, che ha organizzato l’incontro. Ma all’appuntamento, i funzionari della Ragioneria dello Stato hanno presentato documenti che riportavano costi di molto superiori a quelli in possesso dei macchinisti.

Il 7 aprile, l’Inps protocolla una nuova risposta firmata dal nuovo direttore generale, Massimo Cioffi, dove la nuova stima delle platee risultava essere quasi identica a quella fatta dai rappresentanti dei macchinisti, ma con cifre economiche differenti e molto simili a quelle della Ragioneria dello Stato, ovvero oltre 10 milioni di euro per il solo 2015 e 680 milioni di euro da qui al 2024.

«Trovo scandaloso che il Ministero dell’Economia e delle Finanze dia cifre, insieme alla Ragioneria dello Stato e l’Inps, che vengono modificate in un solo anno»: così il deputato del Movimento 5 Stelle Tripiedi. «A rimetterci, alla fine, sono sempre i soliti, ovvero i lavoratori». Il Movimento 5 Stelle, con questa interrogazione, ha chiesto al Governo di poter organizzare di nuovo un incontro con i diretti interessati per poter discutere, si spera in maniera più seria, del loro problema e, per l’ennesima volta, di riportare l’età pensionabile dei macchinisti a quella che era prima della legge Fornero.