Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 15.09

L’impegno della Farnesina contro gli atti di violenza su base di religione o credo

L’impegno della Farnesina contro gli atti di violenza su base di religione o credo

| Scritto da Redazione
L’impegno della Farnesina contro gli atti di violenza su base di religione o credo

In occasione della Giornata internazionale di commemorazione delle vittime degli atti di violenza su base religiosa, la Farnesina ha ribadito ieri, 22 agosto, “con forza il proprio impegno sul piano internazionale per promuovere la libertà di religione o credo ed esprime la più severa condanna nei confronti di ogni tipo di violenza basata sull’appartenenza religiosa o il credo”.

“Nella più ferma convinzione che solo il pieno rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali di ogni individuo, inclusa la libertà di professare la propria religione, cambiare la propria religione e anche di non avere nessun credo, possa consentire alle società di svilupparsi in pace e prosperare”, spiega la Farnesina in una nota, “l’Italia ha posto il proprio impegno a favore della libertà di religione o credo al centro della propria azione internazionale, facendone una delle priorità del proprio mandato in Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite per il triennio 2019-2021”.

“Da sempre sensibile al tema della protezione dei diritti delle minoranze religiose”, prosegue la nota, “attraverso la sua Azione di Cooperazione allo Sviluppo, l’Italia è anche impegnata in numerose aree del mondo per contribuire al miglioramento delle condizioni socioeconomiche delle persone appartenenti a minoranze etniche e religiose e favorirne i processi di integrazione”.

“Nell’anno in cui si celebra il 40mo anniversario della Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’eliminazione di tutte le forme di intolleranza e discriminazione fondate sulla libertà di religione o di credo”, ricorda la Farnesina, “è importante sottolineare la rilevanza di questo tema, reso ancora più attuale dall’emergenza sanitaria in corso, che ha in molte aree del mondo aggravato preesistenti forme di discriminazione, contribuendo in maniera crescente all’emergere di fenomeni di incitamento all’odio online e offline, teorie del complotto e numerose forme di violenza e intolleranza motivate dall’appartenenza religiosa o dal credo”.

Per il Ministero degli Affari Esteri italiano “è ora più che mai importante rafforzare l’impegno della Comunità internazionale per la tutela e la promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, compresi quelli delle persone appartenenti alle minoranze religiose, anche attraverso il rafforzamento del dialogo inter-religioso e la diffusione di una cultura dei diritti umani, perché le religioni siano veicoli di pace e di incontro tra gli individui e i popoli e non un pretesto per l’intolleranza, la discriminazione e la violenza. L'Italia”, conclude la nota, “mantiene alta l'attenzione su questo importante dossier, agendo in tutte le sedi preposte in difesa della libertà di religione o credo e dei diritti delle persone appartenenti alle minoranze religiose”. (aise)

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