Egregio direttore ben vengano le manifestazioni di condanna degli islamici contro i terroristi dell’Isis., In Italia da molti anni si fanno incontri con le Prefetture, le Questure, Enti Locali, per tentare di tranquillizzare l’opinione pubblica sempre più smarrita e preoccupata per l’imprevedibilità del terrorismo, che si annida da anni in Europa, ma grazie alla nostra atavica sottomissione ed adattamento agli invasori che ci ha forgiato un prezioso Dna n grado di adattarci a qualsiasi tipo di occupazione pacifica o cruenta, molti Italiani in questo periodo, stanno comperando libri per comprendere la cultura islamica, e presumo che saremo pronti ad imparare a memoria i versetti del Corano pur di salvare la pelle.
Ancora una volta dopo i crudeli attentati in Francia, siamo maestri imbattibili nell’esternare le solite dichiarazioni di condanna, ma contestualmente, siamo sempre alla ricerca di collaborazione con l’Islam dal volto moderato vendendo armi e tecnologie a paesi che collaborano tutt’ora con gli Jihadisti.
l’Islamismo violento sebbene in misura ridotta rispetto ai trentacinque milioni di Islamici Europei, si diffonderà sempre di più, anche reclutando cittadini europei convertiti all’islamismo e sarà in grado di colpire ovunque.
Inoltre visto il loro tasso di natalità che è quattro volte superiore al nostro, è ragionevole supporre che saremo inevitabilmente destinati a divenire minoranza con il rischio reale, che gli Islamici potrebbero prendere il sopravvento in Europa e soprattutto in Italia da sempre considerato il ventre molle dell’occidente. Apprezzo certamente il gesto di condanna dei vari Imam, ma contestualmente nutro seri dubbi sulle reali espressioni di condanna, ricordo a tutti noi che a valle dei recenti attentati, un’indagine tra i mussulmani Italiani ha rilevato che il 12% siano a favore dell’Isis.
Elia Sciacca (Cremona)