Se è vero che il vero cuore e la vera anima di una città sono i suoi abitanti, cosa succede quando questi non ci sono? Come sono le strade, le piazze, gli angoli nascosti e gli scorci di metropoli, cittadine e paeselli privati degli schiamazzi, della frenesia, e della presenza della gente? Da quando l’Italia intera è ufficialmente diventata zona protetta, chiusa, per il contenimento del coronavirus dall’8 marzo, alle persone è stato chiesto di evitare qualsiasi spostamento da casa se non per necessità di base. Così, la vita nei luoghi pubblici si è messa in pausa. Le saracinesche sono state abbassate, gli uffici chiusi, gli eventi cancellati e la gente si è ritirata nelle proprie dimore, per contribuire a che il momento passi il più in fretta possibile.
Nelle più grandi città italiane, solitamente abituate a ricevere orde di turisti ogni giorno dell’anno, ora si ascolta e si assiste a un silenzio e una calma surreali. Piazza San Marco vuota senza nessuno seduto ai tavolini e con le sedie riposte. La stazione centrale di Milano senza il viavai di gente sempre di corsa. Piazza San Pietro senza i suoi fedeli, le università senza i loro studenti. Ogni luogo senza chi lo anima. Con una selezione di foto facciamo un giro delle città che stanno lottando e resistendo contro quella che ormai è stata definita una pandemia, nell’attesa di tornare a riempirle con una nuova forza e vivacità non appena il difficile sarà passato.