Il modo migliore per noi grigiorossi di chiudere felici il 2016 e pensare con ottimismo al 2017. Certo, la strada è ancora lunga e le insidie tante. Ma la squadra che ho visto all'opera a Meda offre tutte le garanzie per il futuro. E, sia chiaro, gli uomini di Tesser non hanno battuto il Renate degli scorsi anni ma una squadra che la società brianzola e l'allenatore Foschi hanno fatto crescere. Una squadra che comunque è ancora nelle migliori otto del campionato e che aveva messo in difficoltà l'Alessandria.
A Meda, su un terreno di gioco non perfetto e scarsamente illuminato, i grigiorossi hanno sofferto un po' nella seconda parte del primo tempo e nel finale, quando però hanno deciso di difendere il 2-0 segnato nel giro di pochi minuti. Il Renate ha spinto ma sfido chiunque a trovare nei filmati una parata seria di Ravaglia. Solo una vera grande occasione, con la palla scheggiata dalla parte alta della traversa. La Cremo ha invece costretto il portiere avversario ad un paio di parate di buon livello ed ha colpito un clamoroso incrocio dei pali dopo soli 3 minuti. I gol di Scarsella e Scappini sono il giusto premio per una squadra forte e tecnicamente superiore agli avversari.
Peccato che non ci fossero i nostri tifosi, bloccati da un assurdo divieto che ha il (de)merito di sparare nel gruppo, costringendo la tifoseria a restare a casa in una partita dove i rischi non potevano che essere zero. Pochi gli spettatori, pochissimi i sostenitori del Renate organizzati. Stadio in piena campagna, le prime abitazioni lontane, nessun negozio nelle vicinanze. Dove era il pericolo?
Bravi a quella decina di tifosi che comunque hanno potuto trovare spazio in tribuna. Erano pochi, ma si sono fatti sentire. E grazie a quei due tifosi cremonesi che abitano a Meda e vicino a Como che non hanno mancato l'appuntamento.
Per chiudere voglio condividere (anche se so che è una scarsa soddisfazione) la gioia per questa vittoria con tutti i tifosi grigiorossi costretti a restare a casa a guardare la partita in tivù. E meno male che almeno c'è quella...
