Domenica, 28 aprile 2024 - ore 22.17

La morte della cagnolina Kira. Sono i proprietari dei pets i primi ‘vetrinari’..

Si confonde il diritto alla salute dei propri pets con il dovere, responsabile, di farsene carico da parte dei proprietari.

| Scritto da Redazione
La morte della cagnolina Kira. Sono i proprietari dei pets i primi ‘vetrinari’..

La morte della cagnolina Kira. Sono i proprietari dei pets i primi ‘vetrinari’..

Egregio direttore, la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia (FROMVL) è a fianco dei colleghi siciliani, particolarmente quelli direttamente coinvolti nei fatti relativi alla triste notizia della cagnolina Kira, morta per una presunta torsione gastrica a Palermo e che, secondo alcune notizie di stampa, non sarebbe stata soccorsa in un paio di cliniche.

 Condividiamo appieno quanto dichiarato dai colleghi di Palermo, stigmatizzando l'assenza di qualsiasi rilievo critico, da parte della totalità dei media siciliani e nazionali che hanno rilanciato la notizia, riferito alla totale mancanza di responsabilità dimostrata dal proprietario dell’animale coinvolto.

 Dare per certa la sua versione dei fatti, senza alcun approfondimento, né verifica, al di là degli aspetti deontologici, rappresenta un pericoloso incoraggiamento alla deresponsabilizzazione e, come si evincerebbe da alcuni commenti successivi, quasi un incitamento a far proprio il principio in base al quale i Medici Veterinari liberi professionisti debbano mettere a disposizione la propria professionalità a titolo gratuito.

 Si confonde il diritto alla salute dei propri pets con il dovere, responsabile, di farsene carico da parte dei proprietari. Non può non apparire evidente come tali forme di comunicazione altro non facciano che incrementare significativamente il rischio di un aumento episodi di violenza contro i sanitari, di cui purtroppo le cronache risultano sempre più affollate.

 La FROMVL fa inoltre proprie le preoccupazioni espresse dai colleghi dell’Ordine dei Veterinari della provincia di Trento, condividendo l’auspicio che qualunque intervento sull’orsa JJ4 sia preceduto da rigorose valutazioni espresse da personale tecnico altamente qualificato, formulate in modo trasparente e inoppugnabile, e prescinda da considerazioni meramente politiche o, peggio ancora, da sentimenti irrazionali di vendetta.

 Non si facciano pagare ad un essere senziente incolpevole, errori di valutazione che rischiano di vanificare il prezioso lavoro di decenni, svolto anche da molti colleghi, finalizzato a riportare l’arco alpino alle condizioni naturali originarie.

Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Cremona

 

 

 

 

 

 

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