Egr. Sig. Direttore, leggo il quotidiano La Repubblica dal giorno della sua prima uscita in edicola. Con rammarico ho dovuto constatare che la notizia dei funerali di Dario Fo, nell'edizione odierna, è stata relegata in 17 esima pagina, insieme ai necrologi ed ai risultati del superenalotto.
Posso immaginare che all'attuale direttore, per il cognome che porta, possa non essere gradito lo spettacolo "morte accidentale di un anarchico" che, unitamente allo splendido libro della Cederna "Pinelli una finestra sulla strage" hanno contribuito, per moltissime persone a sviluppare la ricerca della verità su fatti importanti per la vita democratica del paese. Senza che ciò giustifichi mai in alcun caso deliri violenti. Credo che il premio nobel Dario Fo meritasse qualcosa di più.
Bene, da domani La Repubblica non sarà più il quotidiano che leggo da alcuni lustri, nella mazzetta mattutina dei giornali.
Cordiali saluti
avv. Paolo Antonini Casalmaggire (Cr)