Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 13.30

LA RICERCA DEL TOURING CLUB ITALIANO SULLA PROPRIA COMMUNITY: IL 71% DICHIARA CHE PROBABILMENTE ANDRÀ IN VACANZA

LA RICERCA DEL TOURING CLUB ITALIANO SULLA PROPRIA COMMUNITY: IL 71% DICHIARA CHE PROBABILMENTE ANDRÀ IN VACANZA

| Scritto da Redazione
LA RICERCA DEL TOURING CLUB ITALIANO SULLA PROPRIA COMMUNITY: IL 71% DICHIARA CHE PROBABILMENTE ANDRÀ IN VACANZA

Come cambiano le vacanze degli italiani? Come la diffusione della pandemia, con le sue restrizioni e paure, modificherà le abitudini e le intenzioni dei nostri connazionali? L’indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano sulle intenzioni di viaggio della propria community prova a rispondere a queste domande e dare una fotografia della nostra prossima estate.

La community Touring ha sempre dimostrato in modo evidente la sua forte vocazione al viaggio: storicamente, oltre il 90% si è concessa in questi anni almeno una vacanza nel periodo giugno-settembre. Nell’estate 2020, la situazione è chiaramente diversa ma sembra esserci comunque un certo ottimismo. Quasi la metà (49%) afferma infatti che farà un viaggio (“certamente sì”) mentre un altro 32% lo farà “probabilmente”. Chi ha già scelto di restare di sicuro a casa è una quota tutto sommato residua (5%) mentre circa il 13% ha risposto “probabilmente no”. Nel complesso, dunque, il 71% ha un atteggiamento positivo nei confronti dell’estate mentre il 29% è rinunciatario. Le ragioni sono chiare: chi “sicuramente” o “probabilmente” starà a casa lo farà perché non intravede ancora le condizioni di sicurezza per viaggiare (67%).

Quanto alla meta, il Touring spiega che “l’Italia è da sempre la metà preferita delle vacanze estive dei nostri connazionali e quest’anno ancora di più. Se di solito il rapporto Italia-estero espresso dalla nostra community era di circa 60-40, nell’estate 2020 si registra una polarizzazione molto più forte: il 94% infatti sceglierà una destinazione domestica rispetto a una quota residuale (6%) che andrà all’estero”. L’appello lanciato dal Touring, attraverso la campagna “Passione Italia”, commenta l’associazione, “ha dato dunque i suoi frutti. Varcare i confini regionali per trascorrere le vacanze estive sarà il comportamento più frequente (68%), anche se non manca chi ha deciso di restare all’interno della regione di residenza (13%). Più consistente, per il momento, chi non ha ancora scelto (18%), cosa che fa pensare che l’estate si giocherà molto sulle scelte dell’ultimo minuto”.

Come era prevedibile, la ripresa dopo la pandemia ha avuto un forte impatto sulle preferenze degli italiani: se il mare resta irrinunciabile in estate (46%), vola letteralmente la montagna (30%) – lo scorso anno era stata scelta solo dal 17% delle persone – mentre crollano le città d’arte che passano dal 23% del 2019 all’8% di quest’estate: “molto probabilmente il timore dell’overtourism scoraggia buona parte dei visitatori”, commenta il Touring, che segnala un altro “dato significativo”, cioè che “che le aree interne con i loro borghi registrano un gradimento elevato: 9%, rispetto al 6% dello scorso anno, un dato che per la prima volta supera quello delle città d’arte”.

Ma, conclude il Touring, “il dato più eclatante, che riguarda tutte le tipologie di destinazione, è che la maggioranza degli italiani punta a luoghi poco affollati per le vacanze 2020 (76%). Dunque, le abitudini si adeguano alla situazione contingente, ma senza particolari preoccupazioni: solo il 24% verificherà se nei dintorni della località di vacanza ci sono strutture sanitarie e il 48% dichiara che si baserà sull’indice di contagio regionale per decidere dove andare”. 

 

 

FONTE aise

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