Domenica, 05 maggio 2024 - ore 18.12

La sostanza della manovra

| Scritto da Redazione
La sostanza della manovra

La manovra al netto è di 20 miliardi e arriva al lordo a 30, divisi in, spiega Grilli, circa 12-13 miliardi di riduzione di spese e 17-18 miliardi di aumento delle entrate.

Tasse:

L'imu sostituirà la vecchia Ici e si pagherà anche sulla prima casa con un'aliquota dello 0,4%, con una detrazione di 200 euro, rispetto allo 0,76% dell'aliquota ordinaria per la seconda casa. Prevedendo anche una rivalutazione degli estimi del 60%.

Sull'irpef non ci sarà un aumento delle aliquote come compariva nelle prime bozze. La rinuncia al ritocco è compensata con un leggero aumento dell'addizionale Irpef (con corrispondente diminuzione dei trasferimenti alle regioni) dallo 0,9 all'1,23%.

Iva: aumenta l'imposta sul valore aggiunto: sarà del 2% (dal 21 al 23%) dal primo settembre 2012. L'aumento è a copertura della delega fiscale del precedente governo che ha previsto risparmi di 4 miliardi nel 2012 tagliando sgravi e agevolazioni. Le somme recuperate, dice il sottosegretario Giarda, andranno "a favore delle famiglie, delle famiglie giovani e delle donne".

Tasse sul lusso - La tassa sul lusso per le auto più potenti pari a 20 euro per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 170 chilowatt (231 hp), da versare alle entrate del bilancio dello Stato. Inoltre è prevista un'imposta annuale sugli aeromobili privati immatricolati nel registro aeronautico nazionale. La tassa è calcolata in base al peso ed è raddoppiata per gli elicotteri privati.

Evasione fiscale - La soglia della tracciabilità viene abbassata a 1000 euro. Al di sopra di questo tetto non sarà più possibile l'uso del contante. Mentre 500 euro sarà il limite per i pagamenti in contanti effettuati da pubbliche amministrazioni per stipendi e prestazioni d'opera.
Intervento sui capitali scudati è previsto un una tantum dell'1,5% sui capitali rientrati tramite l'ultimo scudo fiscale. Le somme, ha detto il premier Mario Monti, serviranno a coprire l'inflazione per le pensioni fino al doppio delle minime (960 euro).
Infine si prevede l'estensione del bollo dai conti correnti ad altri strumenti finanziari quali depositi titoli, polizze vita e fondi mobiliari.


Interventi per lo sviluppo:

nel decreto è previsto un aumento del fondo di Garanzia con almeno 20 miliardi di credito a disposizione delle piccole e medie imprese, oltre alla ricostituzione dell'Istituto per il commercio estero e la creazione di un'autorità nei trasporti per accompagnare il processo di liberalizzazioni.

Le imprese inoltre potranno dedurre dall'Irpef e dall'Ires la quota di Irap "relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato". Sgravi sull'irap anche per chi prevede di assumere donne e giovani. La misura in questione "va a ridurre il gettito dell'Irap per le Regioni e sarà perciò compensato con un aumento dei trasferimenti statali".

Liberalizzazione farmaci: potranno essere venduti anche nelle parafarmacie i farmaci di fascia c, quelli a pagamento, ma "nell'ambito di un apposito reparto delimitato, rispetto al resto dell'area commerciale, da strutture in grado di garantire l'inaccessibilità ai farmaci da parte del pubblico e del personale non addetto, negli orari sia di apertura al pubblico che di chiusura".

Tagli:

La manovra contiene la soppressione dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, dell'agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione, dell'agenzia per il terzo settore, dell'ente nazionale per il microcredito e dell'autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza. Inoltre nella manovra è inserita la riduzione dei componenti delle molte Autority italiane tra cui la Consob.

Per le Regioni si prevedono ulteriori tagli per 3,1 miliardi a decorrere dal 2012. Le Regioni a statuto ordinario concorrono per per 2,1 miliardi, mentre le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano per 1,035 miliardi. Per i Comuni oltre i 5mila abitanti previsti tagli per 1,450 miliardi nel 2012; della stessa entità, ma dal 2013, i tagli ai Comuni con popolazione superiore ai 1.000 abitanti. Per le Province, la riduzione dei trasferimenti sarà di 415 milioni a partire dal 2012.

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